SERIE A CONTE JUVENTUS CONFERENZA STAMPA – La Juventus si ritrova capolista con già parecchi punti di vantaggio dalle avversarie storiche del campionato e cioè Inter, Milan e Roma. Una partenza così se la sognavano in pochi a Torino ma il tecnico dei bianconeri Antonio Conte predica calma e tranquillità. Non vuole che i propri giocatori volino alto e nella conferenza stampa di oggi lo dice ai microfoni per farlo restare bene impresso. Ecco le sue parole riportate dal Corriere dello Sport: “Dobbiamo restare con i piedi per terra sapendo che il nostro cammino è lungo e difficile. Dopo due giornate parlare di squadra di fenomeni e di allenatore che non sbaglia un colpo, mi sembra eccessivo anche perché so perfettamente che alla prima situazione negativa i giudizi si ribalteranno. Vorrei invece maggior equilibrio, soprattutto per rispetto dei nostri tifosi che in questi anni sono stati illusi fin troppo. Dobbiamo tornare grandi e per farlo dobbiamo lavorare e l’atteggiamento deve essere umile e determinato. Detto questo era importante ottenere questi successi, per nulla scontati, come dimostra il fatto che il Parma abbia subito battuto il Chievo. Abbiamo sicuramente i nostri meriti per i punti ottenuti finora, punti che valgono quanto quelli ottenuti contro le grandi squadre”. Il tecnico bianconero si sofferma su alcuni giocatori poco utilizzati: “Giaccherini è arrivato una settimana prima degli altri e tra sosta e rinvio del campionato ha potuto allenarsi due settimane e mezzo in più rispetto. Questo vuol dire qualcosa come 35 allenamenti. Inoltre è italiano, parla la mia lingua e questo gli ha facilitato il compito. Stiamo però lavorando anche con Elia, Estigarribia, Vidal e grazie al confronto quotidiano si stanno inserendo anche loro. Lui è un ottimo giocatore, ci sta dando una grande mano e molta intensità. Io devo fare delle scelte e gestire al meglio la rosa ma quando decido non guardo in faccio a nessuno. Guardo tutto tranne che la testa. Dai piedi fino al collo. Dovete capire che io devo fare delle scelte e quindi, se volessi far giocare Vidal, dovrei tenere fuori Pirlo o Marchisio, a meno che non mi consentano di giocare in dodici. In ogni caso vorrei aggiungere che poter fare delle scelte è un bene, perché significa che c’è competizione e la possibilità di aver soluzioni differenti.”.
Matteo Raimondi – www.calciomercatonews.com
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