Siena-Juventus, voti e pagelle di Tuttosport

FANTACALCIO TUTTOSPORT SIENA JUVENTUS – Ecco i voti e le pagelle di Tuttosport per quanto riguarda il match tra Siena e Juventus.

TUTTOSPORT

SIENA

BRKIC 6 Il portiere serbo se la cava su Pirlo e la sua carogne­sca palla dritta, regge sui fen­denti di Vidal, non può davve­ro nulla sul tiro vincente di Matri.

VITIELLO 6 Pepe è tra i più attivi, ma presto si sposta sul lato opposto. Tra l’ala e Grosso, il difensore del Siena non sfi­gura.

TERZI 6 Si oppone a Matri con grande profitto fino al mo­mento del gol, figlio di una ma­novra collettiva juventina non facile da leggere. Non ha gran­di colpe.

ROSSETTINI 6 Si associa a Terzi e tampona su Vucinic e Matri.

DEL GROSSO 6 Giaccherini non ha segreti per lui, prova a spingere senza riuscire a tro­vare il guizzo giusto.

BRIENZA 5.5 Un paio di tiri dalla distanza, ma anche gran­dissima discontinuità. Non di­venta l’uomo in più.

D’AGOSTINO 6.5 I piazzati e i lanci nello spazio sono assai ispirati per oltre un’ora. Non male anche nel lavoro di bloc­co della manovra juventina sulla trequarti.

GAZZI 6 Doveva andare a ta­gliare rifornimenti, ossigeno a Pirlo: il compito viene assolto solo a metà. Per 60’ grande pressing.
Vergassola (27’ st) 5.5 Il capitano entra per la spinta finale, ma produce poco.

MANNINI 6 Parte molto bene a sinistra, punta Lichtsteiner. Un tiro in porta e poco più.

Grossi (18’ st) 5.5 Non cambia la partita.

CALAIO’ 5.5 Fa a spallate con Barzagli, esce sconfitto e senza un tiro vero.

GONZALEZ 5.5 Aspettando la fuga giusta, non combina nulla di buono. Larrondo (18’ st) 5 Solo falli.

All. SANNINO 6 Organizza­zione perfetta, trappole disse­minate nei posti giusti, ma il suo gruppo non ha l’uomo del guizzo decisivo in avanti.

JUVENTUS

BUFFON 6 Di parate da fare ce ne sono pochissime, si assu­me una responsabilità grande quando prova a dribblare e per poco non si mette nei guai, ri­mediando un fallo laterale buono per perdere tempo nel recupero.

LICHTSTEINER 6 Conte lo vuole meno arrembante, lui ca­pisce il match e si applica sul­l’insidioso Mannini senza per­dere il duello diretto. Non le scintille di Juve-Parma, con il gol e tanto altro, stavolta c’è la sostanza oscura.

BARZAGLI 7 Sbaglia un pal­lone e rincorre Calaiò rime­diando da solo. Per il resto è una muraglia altissima da sca­lare per senesi: l’ex campione del mondo guida con profitto la carica dei ragazzi dello zoo di Berlino 2006.

CHIELLINI 6 Non rischia nulla, ruvido in alcune ripro­poste, poi un crampo maligno che lo spaventa.
Bonucci (12’ st) 6 Sbatte via il pallone, qual­che alleggerimento da brivido. Concentrato all’ingresso im­provviso.

GROSSO 6.5 Grande profes­sionalità: sono due anni che passa da scomodo soprammo­bile del passato a terzino titola­re facendosi trovare sempre pronto, in forma. Una grande spinta, ma anche una pro­prietà di palleggio che a Conte interessa avere nei difensori quando l’azione riparte dalle retrovie e Pirlo cerca assisten­ti alla regia.

MARCHISIO 6 Tampone e presenza in fase difensiva, ma anche – specie nella ripresa per 30’ – arrembante ribaltatore dell’azione. Grande fatica.

PIRLO 7.5 La solita professo­rale esibizione: gli altri studia­no le mosse per tagliare i vive­ri al Cervello bianconero. Un’a­zione da trequartista con dia­gonale sinistro fuori di poco, tanti lancio. Aggiunge la fase di non possesso con lettura del­le chiusure da studiare a Co­verciano: Conte si sta innamo­rando. Gli juventini lo sono già.

GIACCHERINI 6 La suffi­cienza la strappa per la quan­tità di chilometri percorsi e per il piede nell’azione del gol.

MATRI 6 Una partita molto faticosa: non è ancora in condi­zione e diventa assai prevedi­bile. Il calcio, però, è anche que­sto: prima palla giocabile e il rimorchio a Vucinic regala a lui il primo gol vero e pesantissi­mo di stagione.
Del Piero (31’ st) ng Innesca un perfetto con­tropiede concluso malamente da Vidal. Pochi minuti per un giudizio vero.

VUCINIC 6 Un guizzo solo, ma decisivo per una gara mol­to bloccata e con pochi spazi adeguati al talento del monte­negrino. L’assist per Matri, poi l’uscita.
Vidal (10’ st) 6.5 Anco­ra una volta decisivo nella ge­stione del vantaggio: Conte lo piazza da trequartista. Il cileno prova quattro volte il tiro dal­la lunga distanza, una bella pe­netrazione suggerita da Del Piero conclusa malino: arma tecnico-tattica rilevantissima.

PEPE 7 Simone scarica fino in fondo il contachilometri: destra o sinistra, pari sono. Inizia ispi­rando una rovesciata volante di Chiellini; continua presen­tandosi sempre puntuale allo scarico laterale di Pirlo o delle punte centrali. Il meglio di giornata, però, è il cambio di gioco con cui la Juve passa: ve­de la corsa di Giaccherini e lo centra con un traversone di 50 metri che apre il campo. In fon­do lui incarna la Juve umile ed efficace che ora Conte celebra e fa celebrare Conte.

All. CONTE 7 La sua è – già ­una Squadra: dietro non molla niente e quelli che pochi mesi fa parevano giocatori-bande­ruola in balia di ogni destino oggi riemergono come tetrago­ni cerberi capaci di concedere un gol e due-tre tiri in 180’. Ha capito cosa sia Pirlo per una squadra, anche col 4-2-4. Ha capito come gestire il talento anarchico ma energetico di Vi­dal. E non ha paura di manda­re in panchina decine di milio­ni di esterni alti. Comincia da­gli applausi senesi, finisce col trionfo dei tanti juventini pre­senti al Franchi.

ARBITRO

Valeri 7 Energico e sempre vi­cino all’azione. Promessa arbi­trale di livello.

La redazione di Calciomercatonews.com

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