SERIE A-TOMMASI – L’avvio del campionato di Serie A è ormai imminente, ma a ritardarlo potrebbe essere lo sciopero paventato dall’Associazione Italiana Calciatori, che dopo una settimana di tira e molla sembra non essere indietreggiata di un passo, e a dimostrarlo sono state le parole pronunciate oggi dal presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, riportate dal sito del Corriere dello Sport. “Si esca dall’equivoco – così ha esordito Tommasi, dopo un incontro con i delegati delle squadre di serie A – nessun calciatore ha mai detto che non pagherà il contributo di solidarietà. Si è trattato solo di un polverone strumentale sollevato contro la nostra categoria. Se non si firma il nuovo accordo collettivo la prima giornata sarà posticipata. Dopo un anno questa non può essere considerata una minaccia. Il fatto è che non si può cominciare il campionato senza l’accordo collettivo”. Pronta la replica di Abete: “Sul contributo di solidarietà voglio fare una riflessione morale: ritengo che sia giusto richiamare tutti i contribuenti ad una assunzione di responsabilità. Tutti devono dare il proprio contributo vista la situazione difficile in cui si trova il Paese. Penso sia giusto che chi ha di più debba dare di più. Non bisogna cogliere questa occasione per dare il via a una caccia all’untore. I calciatori pagano regolarmente le imposte usando il datore di lavoro che è sostituto d’imposta. Il nuovo accordo prevede che la retribuzione deve essere espressa al lordo. Questo, sottoscritto dai calciatori, già non parla più di netto. La norma è quindi già innovativa e migliorativa. In più propongo che sia evidenziato nel nuovo accordo collettivo, per rafforzare il concetto, che le parti non possano derogare a tale norma”
Stefano Auteri – www.calciomercatonews.com