CALCIOMERCATO ROMA TOTTI LUIS ENRIQUE BALDINI EDITORIALE – Luis Enrique l’ha definita “un bimbo che prende il latte dal biberon” la sua Roma. Dal punto di vista tecnico questo è innegabile, ci vorrà tempo per attuare questa vera e propria rivoluzione di cultura sportiva a Trigoria. Passare da un gioco prudente come quello di Ranieri o incompiuto come quello di Montella ad una sorta di calcio totale, sempre all’attacco è già di per se difficile; farlo introducendo la preponderanza del possesso palla, come nuovo elemento dominante appare quasi impresa proibitiva in un paese come l’Italia in cui la cultura del contropiede e del primo non prenderle fatica e faticherà sempre a svanire. Siamo certi, però, che Luis Enrique ed il suo staff sappiano come provare, sul campo, ad inseguire l’ambizioso obbiettivo: a dire il vero la sicurezza con cui si muovono sbalordisce, appena finito di incuriosire.
A Riscone campeggia uno striscione che recita “Trabayo y sudor” e questo la dice lunga sull’attenzione con cui i tifosi della Roma seguano il lavoro del nuovo tecnico; in altre parole lo hanno sposato in pieno. C’è nell’aria una consapevolezza tutta nuova della necessità del cambiamento radicale, ed anche una curiosità densa di fiducia accanto a questo progetto Roma. Il lavoro ed il sudore, unite ad altre componenti squisitamente tecniche possono fare la differenza; detto questo, in attesa di altri movimenti di mercato promessi da Sabatini, c’è poco da aggiungere sul fronte del campo se non una piccola curiosità circa le prove di convivenza tra Totti e Borriello su cui il tecnico asturiano sta lavorando moltissimo.
Allora tutto bene, s i lavora per migliorare in un clima sereno e tranquillo? Non staremmo scrivendo di A.S. Roma se fosse così. C’è la questione degli abbonamenti slegati dalla tessera del tifoso, che lasciamo in standby in attesa di capirne gli sviluppi, l’addio di Pradè, Conti assente da ritiro, Di Benedetto che sembra aver dato la Roma in gestione come se fosse un bar ma soprattutto ieri è esplosa una questione, che se non verrà risolta al più presto potrebbe riverberarsi in maniera poderosa sul clima in casa Roma. Ci riferiamo all’intervista in cui Baldini (futuro dirigente della Roma) chiede a Totti di pensare solo al calcio e di essere meno pigro. Sicuramente spesso i giornalisti interpretano le parole dell’intervistato producendo un effetto distorto delle stesse. Per il momento preferiamo non fornire una nostra interpretazione ma ci limitiamo a chiedere ai diretti interessati di chiarire presto. Quando si parla di Totti bisognerebbe, infatti, portare il “rispettometro” al massimo e pensare sempre bene agli effetti di ciò che si dice.
Roma è innamorata del suo Capitano e lo è per una numerosissima serie di ragioni, e si badi bene che la caterva di gol segnati è solo una delle tante, forse nemmeno la principale. Si dice che Baldini avrà sicuramente modo di fare il bene della Roma, perchè è dirigente abile e capace. Non abbiamo motivi di dubitarne ma , lungi dal voler fare una mera difesa di Totti, ci preme affermare che se avesse iniziato dicendo le cose in privato ai diretti interessati avrebbe convinto di questo anche noi, che per ora restiamo scettici ,un po’ attoniti e iniziamo a chiederci se quel biberon sia solo per i calciatori.
Spada Angelo – Calciomercatonews.com
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