CALCIOMERCATO ROMA STRACQUALURSI LAMELA GALEANO – Intervistato da Teleradiostereo, Gustavo Ghezzi, noto agente, ha fatto il punto su alcune piste battute dalla Roma.
SU STRACQUALURSI – “Il mio socio Cyterszpiler e io abbiamo incontrato Sabatini, per calciatori che abbiamo in Italia e all’estero. Per ora un giro d’orizzonte su giocatori che potrebbero fare al caso anche della Roma. In questo momento si tratta di consultazioni di ricognizione. Denis Stracqualursi è come Vieri ai tempi dell’Atalanta, deve affinare la tecnica, ma ha potenza fisica, fiuto del gol, può essere straripante. Sta facendo benissimo nel Tigre. E’ pronto per il calcio italiano, ma non si deve pensare a lui chiedendogli subito un ruolo da bomber da venti gol, se gli si chiede di essere pronto già al fischio d’inizio della prossima stagione si può commettere un errore di tempistica, perché deve crescere, ma parliamo di un ottimo investimento. Se la Roma decide di prenderlo, fa un affare.
SU GALEANO – “Galeano è un difensore centrale del 1991, sta facendo molto bene nell’Independiente, con cui ha vinto la Coppa sudamericana, tra l’altro non pagando dazio al cambio di allenatore. Ha avuto una leggera flessione nell’ultimo periodo, ma è fisiologico per ragazzi della sua età. Anche nel suo caso, se interessa alla Roma, lavorandoci con il tempo giusto diventerebbe un pilastro della retroguardia”.
SU LAMELA – “Lamela non fa parte della nostra scuderia. Ha un talento importante, ha molta fantasia, gran fisico, sa muoversi bene. Il River Plate lo ha caricato di responsabilità per evitare la retrocessione. Ma è del 1992, a quell’età è difficile giocare con tali pressioni. Il River fra l’altro in partite delicatissime come quella con il Boca Juniors, si è affidato a ragazzi giovanissimi.. Ma in prospettiva, se la Roma dovesse prenderlo farebbe un grande colpo. In una squadra già fatta, con lui deresponsabilizzato, saprebbe fare la differenza”.
SU PIZARRO – Con Sabatini ho parlato anche di Guido Pizarro, centrocampista centrale Lanus. E’ del 1990, sa fare entrambe le fasi di gioco, nel giro di due anni si parlerà di lui come di uno dei migliori nel suo ruolo. Gli argentini sono ad hoc per il campionato italiano. Hanno grande tenacia, e sono spesso accompagnati da passaporto comunitario, cosa che fa la differenza nelle negoziazioni. Inoltre il campionato argentino è cambiato, molto più veloce, tattico, prepara molto bene i suoi giovani calciatori. Tanti nuovi talenti argentini vengono subito accostati a Maradona. Ma a oggi, un nuovo Maradona deve ancora nascere”.
La redazione di Calciomercatonews.com
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