Calciomercato Juventus, Chirico furioso con la società: “Servono 7 giocatori forti”

 

CALCIOMERCATO JUVENTUS CHIRICO RINFORZI / “Lo sapevo, lo sapevo e lo sapevo. Sapevo che la vittoria con la Lazio era stato un fuoco di paglia, e sapevo che la partita col Chievo sarebbe stata meno scontata del previsto”. Intervenuto durante il consueto sfogo sulle pagine del suo fan club ufficiale di Facebook, l’opinionista e giornalista sportivo Marcello Chirico ha commentato la partita dei bianconeri contro il Chievo“Purtroppo conosco ormai questa squadra meglio delle mie tasche e so quanto sia inaffidabile. Perché è scarsa, è una squadra scarsa non è mai costante, ma inanella risultati altalenanti – continua il giornalista -. Mi auguro che la proprietà se ne sia resa conto una volta per tutte, e anziché ammansirci oggi con prese di posizione tardive su Calciopoli, ci dica davvero cosa vuole fare per l’immediato futuro e non il 2014. La partita di ieri sarà stata pure combattuta nella seconda parte di gara, però non è sufficiente aggredire a testa bassa l’area avversaria quando tutto sembra perduto e dare invece l’ennesima prova di non saper gestire il doppio vantaggio a proprio favore tra le mura casalinghe contro un avversario dignitoso e combattivo, ma sicuramente alla portata di questa squadra. Che, ripeto per l’ennesima volta visto che qualcuno non se ne vuole ancora convincere, non è la Juventus. Per un volta – la prima in tutta la stagione, meglio tardi che mai – persino Marotta ha dovuto ammettere essere composta da giocatori con scarsa personalità, scelti e acquistati però da lui (con l’avvallo della proprietà, che la corsa estate avrebbe potuto dirottarlo su altri obbiettivi di mercato). Pure contro il Chievo le lacune sono state evidenti: mancanza totale di gioco, fragilità difensiva imbarazzante. La soluzione per lo juventino è chiara: “Per rifare questa squadra servono, come minimo, 6/7 giocatori forti altrimenti dal gorgo in cui siamo finiti non ne usciremo mai – prosegue –. Lasciamo poi perdere Delneri, il quale come sempre ha visto un’altra partita. L’esonero penso sia maturo da tempo, nonostante l’interessato abbia detto chiaro che non intende andarsene, forte di un contratto biennale propostogli e fattogli sottoscrivere la scorsa estate dalla dirigenza con l’avvallo della proprietà. Adesso voglio proprio vedere se avranno le palle di cacciarlo, pur col rischio di doverselo tenere a busta paga se non dovesse andare all’Atalanta”.

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