MILAN INTER DERBY ALLEGRI LEONARDO RIZZOLI – Se Pato è stato il grande protagonista, è però Allegri il vero dominatore della serata. Vero, ha avuto la fortuna di fare gol alla prima azione, ma il suo Milan ha poi impedito all’Inter di rispondere. Stiamo parlando della stessa Inter capace di rimontare in casa del Bayern Monaco dopo aver rischiato di essere schiantata. Non una squadra qualsiasi, insomma, ma una squadra forte, esperta, di grande carattere. Ma il Milan di ieri sera è stato ancora più cattivo. Raramente, nell’era Berlusconi, c’era stato un Milan così convinto, così deciso in campionato, così voglioso di vincere lo scudetto. Adesso per l’Inter sarà dura rimontare. Lo svantaggio (cinque punti) e le fatiche di Champions rendono difficile il suo cammino in campionato. Per superare il Milan dovrà inoltre fare sei punti in più, perchè è in svantaggio nei confronti diretti. E sei punti in sette partite non sono facili da recuperare. C’è anche da dire che Leonardo non sembra fatto apposta per i derby: l’anno scorso, a panchina invertita, li aveva persi entrambi. Ieri ha perso il terzo su tre, e non ha dato l’impressione di esserselo giocato bene: ha scelto la formula vincente di Mourinho (Sneijder più tre punte), ma la sua Inter non è mai stata com patta come quella di Mou. E’ sembrata sempre in difficoltà, sempre presa in velocità e d’infilata, incapace di fare filtro a centrocampo. Per come è andata, è forse il caso di dire che Allegri si augurava di trovare proprio un’Inter così messa. Il risultato è pesante, l’Inter ha avuto l’occasione di tornare in partita nel finale di primo tempo: Pazzini ed Eto’o hanno sbagliato, Abbiati ha fatto un miracolo (e il pallone non era entrato: questione di millimetri). Ma, complessivamente, il Milan ha ampiamente meritato il trionfo. Partita comunque affascinante e dalle mille emozioni, con tantissimi episodi al limite. Rizzoli non è stato fortunato: ne sono successe di tutti i colori. Ha sbagliato a non dare un rigore al Milan (mani di Maicon), c’è l’ombra del fuorigioco su entrambi i gol di Pato, è mancato qualche (giusto) cartellino. Ma l’arbitro non è stato molto aiutato dai gioca tori: in troppi hanno giocato sopra le righe (e plateali sono state le simulazioni di Robinho e Sneijder). Ineccepibili, inve ce, le espulsioni di Chivu e Cassano (che in pochi minuti è riuscito a segnare un rigore e farsi ammonire due volte: riuscirà mai a darsi una calmata?).
Fonte: Corriere dello Sport
Matteo Raimondi – www.calciomercatonews.com
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