CALCIOMERCATO MILAN INTER GANSO – L’Italia è nel destino di Paulo Henrique Ganso. Il ventunenne talento brasiliano lo aveva già capito due anni e mezzo fa quando aveva fatto il fenomeno nella seconda edizione del torneo «Avvocato Sergio Cozzolino» che la «Primavera » del Santos aveva vinto in finale (1-0) contro il River Plate. Allora, ad inizio settembre 2008, per strapparlo al club di San Paolo non erano necessari assegni da 35/50 milioni, ma appena 300.000 euro, l’ammontare del parametro internazionale. Perché, incredibile ma vero, quando Ganso arrivò in Italia non ancora diciannovenne, non aveva ancora un contratto da professionista. Ai club italiani interessati sarebbe stato sufficiente mostrare tempismo e invece niente. Il numero 10 del Santos tornò in patria e rinnovò con il suo club. Adesso costa una fortuna, ma 30 mesi fa…
FENOMENO – Nel torneo «Cozzolino», Ganso aveva già fatto intravedere il suo grande potenziale e fu eletto, insieme a Sergio Dutra Junior (adesso al Kyoto Sanga, in Giappone), miglior giocatore della manifestazione. Numero 10 sulle spalle, fece molto bene nel girone eliminatorio vinto dal Santos con 7 punti (Chievo 5, Juventus 4 e Udinese 0), ma il meglio lo riservò nella semifinale vinta ai rigori contro il Santo André: doppietta del 2-2 dei tempi regolamentari più penalty freddamente trasformato nella lotteria dei rigori. Ganso non faceva il trequartista, ma la seconda punta e in Italia con il suo Santos era arrivato grazie a Vitor Faustino Junior, ex portiere del Corinthians e agente Fifa brasiliano. Già allora aveva un sinistro micidiale, ma nessuno ebbe il coraggio (o la lucidità) di investire 300.000 euro per tesserarlo. Adesso costa 150 volte tanto…
Fonte: Corriere dello Sport