CALCIOPOLI JUVENTUS INTER – E ora che succede? Moratti afferma che allo scudetto 2005-2006 «non rinuncia» e che lo considera «tutt’altro che un tormento», ma il destino di quel titolo è nelle mani della Federcalcio. Più precisamente del suo presidente, Giancarlo Abete, e del consiglio federale che presiede. Sono loro che dovranno decidere l’eventuale revoca del titolo che Guido Rossi assegnò a tavolino ai nerazzurri e non la giustizia sportiva che, tuttavia, fornirà loro la documentazione prodotta attraverso l’indagine in corso.
VIOLAZIONE Fornirà, per esempio, il resconto dell’audizione di Moratti avvenuta ieri mattina (fra le 10.30 e le 13.30) a Milano, anche se non nella sede dell’Inter (più probabilmente nello studio di uno degli avvocati nerazzurri, anche se non vi è certezza in merito). Un’audizione nella quale sono state passate in rassegna le telefonate emerse nel processo di Napoli e che riguardano l’Inter. Al di là di quelle di Facchetti, di cui comunque si è parlato, Palazzi ha contestato al presidente interista alcuni colloqui con Bergamo: quello famoso del «regalino» che era stato preparato per il designatore e quello in cui Moratti si accorda per andare a trovare nello spogliatoio l’arbitro Gabriele prima di Bologna-Inter di Coppa Italia (di per sé una violazione del codice). Moratti ha risposto a tutte le domande e alla fine è si è detto sereno.
I TEMPI Palazzi, nel frattempo, è tornato a Roma (ricomparirà a Milano probabilmente sabato sera per fare il “controllo gara” del derby), con in tasca il verbale dell’audizione. Con quello, con le altre audizioni svolte, quelle teoricamente in programma (ci sarebbe anche Nucini da sentire, ma non è chiaro se l’ex arbitro si renderà disponibile, non essendo più tesserato) e con le carte di Napoli, regolarmente acquisite, la procura federale preparerà la sua relazione per il presidente federale. Se i tempi annunciati da Abete verranno rispettati, è possibile che il consiglio si esprima sullo scudetto 2006 entro giugno o al più tardi a luglio.
NON FINISCE QUI E poi? Le indagini svolte da Palazzi serviranno solo a questo? Dipende. Non sembra leggere nelle parole del presidente federale la voglia di riesaminare tutto il processo del 2006 alla luce dei fatti nuovi (di cui comunque riconosce l’esistenza), ma non potrebbe opporsi alla richiesta di una delle parti (la Juventus, per esempio…) di una revisione del processo sulla base dell’articolo 39 delle norme federali, che prevede la riapertura di qualsiasi sentenza se in presenza di novità sostanziali.
Fonte: Tuttosport
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