CALCIOMERCATO JUVENTUS DELNERI MAZZARRI SPALLETTI CAPELLO / Questione allenatore, la palla – a questo punto “torna” alla Juventus. Le recenti settimane di lavoro più o meno sottotraccia sono tornate utili ai vertici bianconeri per sondare il terreno e provare a ragionare sulla situazione, sgrossare il novero dei papabili per quel posto sulla panchina bianconera che molto, ma molto, ma molto probabilmente Gigi Del Neri lascerà libero a fine stagione. Anche a fronte d’un miracolo in campionato, infatti, sarà difficile per il tecnico di Aquileia resettare l’impressione di monoliticità (leggi mancanza di duttilità tattica) che ha in buona parte contribuito a complicare la stagione bianconera. Quantomeno a non limitare i danni a dispetto d’un organico effettivamente non all’altezza delle iniziali ambizioni. E del resto, la grande differenza di rendimento dimostrata dai vari Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci in versione nazionale piuttosto che in versione bianconera, non può far altro che sottolineare come non si possa ridurre tutto a meri problemi di qualità, quanto piuttosto – anche – e disfunzioni gestionali e tattiche. Inevitabile, insomma un cambio di rotta che, anticipavamo, è già in fase embrionale.
Il punto, però, posto che si dovrà ripartie con un nuovo tecnico, è che bisogna sceglielo e – possibilmente – contrattualizzarlo quanto prima. Anche per evitare quel tam-tam di voci, indiscrezioni, botta e risposta che hanno caratterizzato gli ultimi precampionati bianconeri: ci fu un tourbillon di nomi due stagioni fa, quando Ciro Ferrara la spuntò in extremis su Marco Giampaolo( la decisione finale fu cambiata nel giro di qualche manciata di minuti…). E lo stesso, grossomodo, accadde a maggio-giugno del 2010: diversi gli allenatori contattati, salvo poi puntare su Gigi Del Neri. Sarebbe insomma cosa buona e giusta anche allo scopo di rinforzare la posizione del nuovo allenatore in termini di credibilità prendere una decisione tempestiva e netta, quanto prima. Ecco perché, dunque, il mese di aprile si annuncia caldissimo e – tendenzialmente – decisivo in tal senso. Vuoi per necessità bianconere (quanto prima sarà scelto il nuovo tecnico, tanto prima si potrà fare una campagna acquisti ad hoc), vuoi per le contingenze degl allenatori in questione: da aprile anche loro, una volta raggiunti (o meno) gli obiettivi che inseguono, avranno modo di sbilanciarsi circa il proprio futuro e – anche pubblicamente – abbandonare le classiche frasi di rito all’insegna dell’«ora sono sotto contratto con una squadra ed è su quella che sono concentrato… ». L’ultimo, per intenderci, è Luciano Spalletti che ha appena dichiarato: «Mi trovo benissimo a San Pietroburgo. Quante volte devo ripetere che i miei pensieri sono rivolti soltanto allo Zenit e a nessun’altra squadra?». E poco prima era stato Antonio Conte a dire che «ormai sono abituato ad essere accostato alla Juve, non è la prima volta. Ma la verità è che ho testa solo per il Siena ora». E come dar loro torto: che senso avrebbe esporsi anzitempo senza avere ancora certezze? Basti pensare al polverone che aveva scatenato Walter Mazzarri – altro candidato tra i più quotati – poco tempo fa, quando ammise di essere «lusingato dalle voci che lo accostavano alla Juventus, mai dire mai…». Dovette poi “ritrattare” e sottolineare che: ora penso solo al Napoli. Toh, chi l’avrebbe mai detto…
Sarà diverso, invece, il discorso, tra poche settimane. Quando ad esempio il Napoli avrà un’idea molto più chiara sul suo futuro e – facendo i debiti scongiuri tipici della zona… magari avrà anche la qualificazione alla prossima Champions League già saldamente al sicuro. Analogo discorso per Conte: pure lui in una manciata di settimane potrebbe riuscire a mettere una bella ipoteca sulla promozione in serie A del suo Siena, e di conseguenza affrontare il tema Juventus a mente più… leggera. Pure il destino di Roberto Mancini si deciderà a breve: a otto giornate al termine della Premier, il suo Manchester City sta cercando di difendere il 4° posto (è a più 4 sul Tottenham ma ha giocato una partita in più). Una volta definita la situazione, si potrà ragionare su un eventuale trasferimento. E dunque, a quel punto, la Juventus potrà affondare il colpo e – finalmente – progettare la prossima stagione. Si spera, del riscatto.
Fonte: Tuttosport
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