PROCESSO GEA MOGGI – L’avvocato di Luciano Moggi, Matteo Melandri e suo padre Marcello, hanno tentuto l’arringa difensiva che ha chiuso la discussione del procedimento d’appello sul caso Gea che l’8 gennaio 2009 aveva visto Lucianone, il figlio, gli agenti Zavaglia e Lippi e Gallo e il dirigente Ceravolo assolti dal reato di associazione per delinquere volta all’alterazione della concorrenza nel settore dei procuratori, e condannati a 16 mesi Luciano Moggi e a 14 mesi il figlio Alessandro. Conclusa l’arringa degli avvocati Melandri, nella quale i legali hanno tentato di smontare anche le residue accuse relative alle presunte minacce nei confronti dei giocatori Amoruso, BlasI, Zeytulaev e Budjanskij («altro che minacce, tutti hanno ottenuto dei vantaggi: prolungamenti contrattuali o aumenti di stipendio») i giudici della prima sezione della Corte d’Appello – presidente Givoanni Masi, a latere Ruggero Pezzulo e Giancarlo De Cataldo, il giudice-scrittore di “Romanzo Criminale” – hanno annunciato di essere entrati in camera di consiglio con una previsione per la sentenza che dovrebbe arrivare nel pomeriggio.
LA SENTENZA – Ulteriore sconto per Luciano e Alessandro Moggi. Escluso il capo d’imputazione per quanto riguarda Amoruso e confermato che non c’era associazione a delinquere. La condanna è per violenza privata. Al primo è stato inflitta una pena di un anno, mentre per il secondo 5 mesi.
Fonte: Tuttosport