CALCIOMERCATO JUVENTUS TUTTOSPORT ROBBEN AGUERO – SE C’È un concetto abusato nel mondo del calcio è quello di progetto. Tutti assicurano di averne uno, ma perlopiù navigano a vista. l’Inter non investe ad agosto, ma torna a farlo pesantemente in gennaio. Il Milan sta alla finestra per l’intera estate, ma negli ultimi giorni di mercato dà vita a uno spettacolo pirotecnico. E parliamo, numeri alla mano, delle due società di riferimento, in questa fase storica, del calcio italiano. Quanto alla Juve, all’inizio della sua gestione Jean Claude Blanc si era dato cinque anni per riportarla in vetta al campionato italiano e magari anche all’Europa. Insomma, per riconsegnarla ai fasti di un tempo. La conclusione del quinquennio coincide con quella dell’attuale campionato.
E’ superfluo sottolineare che qualcosa non ha funzionato, però il calcio non è certo una scienza, tantomeno esatta, quindi non ci pare il caso di stare troppo a rivangare. La questione a nostro avviso è un’altra: la Juve lasci perdere i progetti, ma cerchi di darsi un preciso modello. Finora non l’ha fatto. Ci spieghiamo. La strada più semplice per contrastare Massimo Moratti – al di là del fair play finanziario da tutti apprezzato e da pochi osservato – è superarlo a sinistra… Ovvero spendere ancora di più di quanto fa il presidente dell’Inter, perché fino a prova contraria la squadra più attrezzata è la sua e quindi gli risulta più semplice integrarla, migliorarla. Ma questo, in tutta evidenza, non è il modello scelto dalla Juve. Almeno per ora. La seconda strada, sempre a nostro avviso s’intende, è più complessa e per questo motivo anche più stimolante. Consiste nell’avere il coraggio di azzerare o quasi la rosa di partenza per ripartire con robusti innesti di gioventù e di classe. Come fece Giampiero Boniperti al’inizio della sua avventura, notoriamente piuttosto gratificante… Muoversi in un’ideale terra di mezzo, che spesso comporta anche il puntare a mezze figure, quasi mai si rivela un successo.
Gradiremmo insomma che la Juventus cercasse il nuovo Del Piero andando a bussare alla porta dell’Atletico Madrid per il Kun Aguero. Il più consolidato tra i giovani fuoriclasse del pallone. Oppure a quella del Bayern per Arjen Robben, fantastico campione nel pieno della maturità. O ancora a quella dell’Udinese per evitare che Alexis Sanchez prenda la strada del-l’estero (anche se il cileno rispetto agli altri due deve ancora misurarsi con le pressioni di una grande piazza). Ma se tutto ciò non è possibile, si faccia perlomeno razzia dei migliori ventenni in circolazione, ispirandosi al modello Wenger all’Arsenal. Anticipiamo il commento: «Wenger non vince mai». Già, ma come concorrenti ha il Chelsea, il Manchester United e, ora che è calato il Liverpool, anche il Manchester City. Il solo essere sempre a un passo dal successo è già un titolo di merito a quelle condizioni. Poi, certo, i modelli di riferimento si possono superare.
Fonte: Tuttosport
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