INTER CALENDARIO SCUDETTO – Sfogliare il calendario come una margherita, m’ama o non m’ama? Dieci petali: uno, quello del 3 aprile, sembra più grosso degli altri nove, ma in fondo vale tre punti anche lui. E allora sfogliarla, la margheritona, interrogarla sul futuro, accarezzarla in attesa di conoscere gli eventi. La verità solo alla fine, il 22 maggio, o magari un po’ prima. Ma saranno dieci formidabili giornate, in questo derby lungo più di due mesi che l’Inter si prepara a vivere contro il Milan, per la prima volta in tanti anni da inseguitrice e non da lepre. Strana situazione, anzi straniante, ma ormai all’Inter si sono abituati: è da novembre che si è capito chi avrebbe dovuto inseguire l’altra, più o meno dal derby d’andata perso con dolore (1-0, Ibrahimovic su rigore). Da inseguitrice, l’Inter fa i suoi calcoli. Ha iniziato a far di conto, ma distrattamente, a gennaio, quando è arrivato Leonardo. Man mano che la rimonta si concretizzava, un’occhiata al calendario l’hanno data sempre più attentamente. E ora, a meno cinque e con dieci partite da giocare, lo si guarda eccome. Dato che chi insegue ha sempre bisogno di un supporto psicologico per credere di più nella rincorsa, ecco che all’Inter osservano la scansione delle prossime partite e ne traggono auspici positivi, o vogliono trarli, insomma ci credono.
Perché il calendario, in teoria e sulla carta, sembrerebbe più facile per l’Inter. Lasciamo stare il derby: quello è storia a sé, ci sarà tempo per parlarne e per prepararlo, tra l’altro ancora non se ne conosce la data esatta perché la Lega deve pronunciarsi in merito, per ora è programmato per domenica 3 aprile alle 15 ma quasi sicuramente slitterà a sabato 2 o a domenica 3 alle 20.45. Sono le altre nove partite che interessano. Di quelle nove, l’Inter ne giocherà quattro in trasferta e cinque in casa. Per il Milan, ovviamente, discorso rovesciato: 5 fuori e 4 a San Siro. Ora, è chiaro che dipenderà dallo stato di salute delle squadre che si affrontano, dalla situazione contingente, dalle motivazioni e quant’altro. Ma in teoria, le trasferte del Milan sembrano più insidiose di quelle interiste. Il Milan dovrà sfidare fuori casa il Palermo, la Fiorentina, il Brescia, la Roma e l’Udinese (all’ultima giornata). L’Inter invece è attesa dalle trasferte di Brescia (venerdì prossimo), Parma, Cesena e Napoli (alla penultima). Quanto alle gare in casa, il Milan affronterà a San Siro il Bari, la Samp, il Bologna e il Cagliari; avversarie dell’Inter saranno Lecce, Chievo, Lazio, Fiorentina e Catania. E’ terribilmente presto per capire quali saranno le partite più impegnative e insidiose. Ma è un fatto che l’Inter in trasferta dovrà affrontare sulla carta solo il Napoli, tra le grandi avversarie, mentre il Milan avrà ossi duri come Roma e Udinese, e anche le gite a Palermo e Firenze potrebbero rappresentare pericoli. Quanto alle partite in casa, sono tutte in teoria abbordabili per entrambe: a San Siro da qui a maggio arriveranno solo squadre di seconda fascia, eccezion fatta per la Lazio. Ma bisognerà capire in quali condizioni, di tranquillità o di disperazione, verranno le altre: la storia del campionato dice che le squadre in lotta per la salvezza, a volte, possono mettere in difficoltà le grandi. In ogni caso, bisogna attendere. L’Inter continua a sfogliare la margheritona, con tutta la sua carica di ottimismo, ripetendosi che il calendario del Milan è un po’ più difficile del suo. Anche un po’ di autosuggestione giova, in certi casi.
Fonte: La Repubblica