CALCIOMERCATO MILAN GALLIANI KAKA’ – Una standing ovation in formato ridotto, ma molto significativa. Quando Massimiliano Allegri, intorno all’ 1.30 di notte, ha raggiunto al ristorante Galliani e Braida dopo la partita, ha trovato i suoi dirigenti in piedi ad applaudirlo. Come si fa con un direttore d’orchestra al termine di un bel concerto. E’ stato un clima di festa vera, segno più tangibile del valore di questa vittoria. Galliani, esaurita la trance-partita, ha slacciato idealmente la cravatta gialla d’ordinanza e si è messo a cantare a ripetizione: «Siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà» . Soltanto l’euforia del momento o si tratta di un messaggio (non molto) cifrato? L’aforisma Comunque materia da approfondire, soprattutto dopo le dichiarazioni a San Siro del signor Bosco Leite, cioè Kakà senior: «Mio figlio di nuovo al Milan? Dovete chiederlo a Galliani, vediamo…» . Non esattamente una chiusura. E allora si riparte dalla canzoncina del numero due rossonero. Che cosa bolle in pentola? «Eh, per Kakà io ho pianto» , sospira Galliani. Ma chi arriva prima al Milan? Kakà o Balotelli? «Io sono sempre stato innamorato di Kakà…» . L’a. d. coinvolge anche Marzullo, ospite al suo tavolo, che gli suggerisce l’aforisma giusto (ma il copyright è di Oscar Wilde): «E’ meglio aver amato e poi perduto che non aver amato mai» , cita Galliani di fronte al d. s. della Roma Pradè, che ha raggiunto la comitiva al «Convivium» alle 2 del mattino. Al tavolo vengono pronunciati i nomi di Mexes e Lamela, ma definirlo un briefing di mercato sarebbe esagerato. Riccardino La comitiva lascia il ristorante intorno alle 3, l’appuntamento con Galliani è per il pomeriggio seguente, all’inaugurazione del Palazzo delle Federazioni del Coni. Ma il clima è molto più serio e l’a. d. smorza un po’ i toni: «Il papà di Kakà è un amico, così come lo è Kakà, ma non abbiamo mai parlato di “Riccardino”. Vediamo, al momento non c’è alcuna ipotesi percorribile. Vedremo, ora pensiamo a questo campionato» . Ok, c’è meno enfasi rispetto alla nottata precedente, ma su quel «al momento» e quei «vediamo» in fondo ci si può lavorare su. E c’è già chi per la prossima stagione sogna un derby Kakà-Leonardo, che rivestì un ruolo fondamentale per portare il brasiliano in rossonero. Intanto le voci si rincorrono e ieri il Rubin Kazan ha smentito la presunta offerta di 45 milioni al Real per avere Kakà, come aveva riportato Marca: «Voci del tutto ridicole» . Leo un amico Non solo di Kakà ha parlato ieri Galliani, che ha svelato il destinatario dei suoi baci dopo il gol di Boateng: «Erano per Preziosi, perché con Boateng abbiamo messo insieme una situazione molto particolare che va bene a noi e al Genoa» . Accenno al campionato: «Lo scudetto non passerà dal derby, ma dalle prossime 11 partite. E poi il Napoli non è fuori dai giochi, con 33 punti a disposizione 5 o 6 si possono guadagnare come perdere. Leonardo? Qualche volta ci sentiamo, continuo a considerarlo un amico. Ora ci attende la Juve: troveremo un ambiente carico di tensione, avrei preferito avessero vinto. Così sarà più difficile» .
Fonte: Gazzetta dello Sport
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