FANTACALCIO SAMPDORIA INTER PAGELLE VOTI – Le pagelle della redazione di Calciomercatonews.com.
Sampdoria
Curci 6,5. Il portiere doriano disputa una partita straordinaria compiendo parate mirabili. Nel finale Eto’o riesce a segnare nonostante i numerosi tiri netraulizzati dall’ex Roma.
Volta 7. Sullo 0 a 0 francobolla Eto’o e lo costringe ad arretrare di almeno 10 metri per tentare di costruire gioco. Svolge il suo compito ottimamente, almeno fino alla rete di Sneijder da punizione.
Gasteldello 6,5. Gli tocca marcare stretto l’ex Pazzini e ci riesce a meraviglia, infatti non è un caso che la punta interista non riesca ad avere mai nessun pallone giocabile.
Lucchini 6,5. Tra i tre della retroguardia è il più mobile quando c’è da tagliare o fare diagonali: l’arcigna difesa che nel primo tempo ha permesso all’Inter di trovare lo specchio della porta solo una volta (al 45’), passa anche per la sua prestazione.
Mannini 6,5. Di fronte ha un Chivu non al top della condizione che deve faticare a contenerlo sia quando va avanti palla al piede, sia quando entra in area(come in occasione dell’ancata del romeno che lo sbilancia e fa gridare al torto arbitrale i tifosi blucerchiati).
Dossena 6. Disputa una gara ordinata e di quantità, ripiegando innumerevoli volte.
Dal 77’ Biabiany s.v. Di Carlo lo fa entrare per acciuffare il pareggio ma il francese, come aveva già dimostrato all’Inter nella prima parte della stagione, non è(o almeno non è più) un giocatore che può cambiare la storia di una partita del genere.
Palombo 7. Il capitano blucerchiato è colui che da sostanza e qualità al centrocampo: suoi sono i lanci o i tagli che permettono alla Samp di andare vicina al gol.
Poli 5,5. Un po’ in ombra rispetto alle ultime uscite, ma senza dubbio è complice anche la tattica catenacciara di Di Carlo.
Dal 88’ Macheda s.v. Entra in tempo per toccare qualche pallone e cercare di procurarsi qualche fallo interessante(anche se Gervasoni non abbocca)
Ziegler 5,5. Della linea di centrocampo a cinque è forse il più indisciplinato difensivamente: spesso ritarda il rientro nella linea difensiva e, talvolta, si lascia sfuggire un Nagatomo che, per fortuna dello svizzero, non è un maicon.
Guberti 5,5. Gioca bene i primi 45’ risultando protagonista in occasione delle ripartenze palla al piede. Nel secondo tempo cala di rendimento e arretra di qualche metro di posizione per dare una mano alla squadra.
Dal 84’ Koman s.v. gioca troppo poco per entrare in partita e meritare un voto.
Maccarone 5. Tra i piedi gli capitano le migliori occasioni della partita ma lui riesce a non metterla mai dentro, come al 16’ della ripresa quando si fa ipnotizzare da Julio Cesar.
Di Carlo 6. Riesce a mettere seriamente in difficoltà l’Inter affidandosi a un catenaccio spietato. I suoi uomini, particolarmente nel primo tempo, seguono le sue indicazioni alla perfezione e non concedendo quasi mai spazi in difesa e pungendo in contropiede. Purtroppo però, nonostante le ottime occasioni avute, i blucerchiati non riescono a metterla dentro e con il passare dei minuti l’Inter chiude gli spazi pur non rinunciando a tenere il pallino del gioco.
Inter
Julio Cesar 6,5. Se l’Inter non ha subito reti anche oggi è senza dubbio merito del suo portiere che, anche quando la coppia centrale compie qualche svarione, riesce a metterci una pezza(si veda l’occasione di Maccarone al 61’).
Nagatomo 6. Corre per tutta la partita avanti e indietro per il campo risultando però più utile in fase difensiva che offensiva, dove ancora manca il feeling con i compagni.
Lucio 6,5. Nel secondo tempo compie qualche svarione sui lanci lunghi ma con un centrocampo che non copre moltissimo, riesce comunque a recuperare miriadi di palloni.
Ranocchia 6,5. Vale lo stesso discorso del compagno brasiliano: nonostante un paio di posizionamenti sbagliati nella ripresa(in occasione di lanci di Palombo) disputa una partita ottima.
Chivu 5,5. Non sembra al massimo della condizione e spesso deve farsi aiutare da Eto’o in ripiegamento. Nel finale rischia di regalare un rigore alla Samp sbilanciando di mestiere Mannini.
Zanetti 6. Solita prestazione in cui il capitano nerazzurro macina kilometri. Da notare come, in assenza di Maicon e per via di un Nagatomo un po’ timido in fase offensiva, ceda alla tentazione di attaccare la profondità come quando faceva da terzino.
Stankovic 6,5. Tornato Sneijder e senza Cambiasso, Leonardo piazza lui al centro del campo a recuperare palloni. Il suo match è sufficiente, ma per lo spirito di sacrificio e di abnegazione si merita mezzo punto in più.
Kharja 6,5. Finalmente sta trovando una maggiore intesa con Sneijder e quindi anche un migliore senso della posizione in campo. Leonardo lo sostituisce non per suoi specifici demeriti ma per dare più peso in attacco senza scoprire eccessivamente il centrocampo.
Dal 63’ Pandev 6. I tifosi interisti forse non esulteranno, ma per lo meno tirano un sospiro di sollievo: il macedone infatti finalmente disputa un match che ricorda almeno lontanamente il giocatore della scorsa stagione il che non è moltissimo, ma rispetto alle sue prestazioni recenti è confortante.
Sneijder 7,5. Ennesima rete per l’olandese dopo il suo ritorno dall’infortunio (ma anche di condizione fisica, verrebbe da dire). Per tutta la partita affina il piede con delle punizioni su cui Curci si fa trovare pronto eccetto quella, capolavoro, con cui riesce a sbloccare la partita al 73’nonostante una barriera più vicina rispetto ai canonici 9,15 metri.
Pazzini 5. Forse appagato dall’emozione e dall’accoglienza tra gli applausi(a sopresa, di questi tempi) dei suoi ex tifosi, viene arginato totalmente dalla retroguardia doriana.
Dal 88’ Mariga s.v. In teoria Leonardo lo fa entrare per coprirsi negli ultimi delicati minuti del match, in pratica lo fa entrare(probabilmente) per perdere un po’ di tempo e concedere gli applausi a Pazzini da parte del suo ex pubblico.
Eto’o 7. Dopo la piccola crisi personale che non lo vedeva a segno dal match contro la Roma, si sblocca in zona Cesarini con un’azione personale degna di nota. Durante la partita il camerunense si trova continuamente marcato da Volta, motivo per cui deve arretrare di posizione o esternarsi per giocare palloni: come al solito lo spirito di sacrificio è ciò che rende questo giocatore un campione.
Leonardo 6. Nel primo tempo la sua squadra non riesce mai a pungere come ci si sarebbe aspettati e di fatto la partita si sblocca solo grazie a un episodio. Ciononostante va dato merito al tecnico interista che anche oggi è riuscito a non far subire reti ai suoi, ma soprattutto a portare a casa tre punti importantissimi in chiave scudetto dopo la bruciante sconfitta di mercoledì contro il Bayern. Piccola curiosità: Leonardo riesce a sconfiggere la squadra che Mourinho non era mai riuscito a sconfiggere in campionato nei due anni della sua gestione.
Gervasoni e assistenti 6. Segue le direttive di Braschi e interrompe raramente il gioco in un match che comunque non è dei più difficili.
Gianluca Lippi – www.calciomercatonews.com
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