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Calciomercato Juventus, Del Piero, le ultime sul rinnovo: il distacco è abissale!

CALCIOMERCATO JUVENTUS RINNOVO DEL PIERO – Nel migliore dei futuri possibili, per entrambi, la Juve e Alex Del Piero sarebbero già d’accordo: tre milioni di euro al capitano per l’ultimo contratto di lavoro e scudetto di nuovo in bacheca, a giugno 2012. Gli autografi sulle carte invece non ci sono ancora, come pure una data per il timbro, perché il club bianconero ha annodato le due cose, quattrini e tricolore: solo così avrai lo stipendio che chiedi, tre milioni cioè, è stata l’offerta dell’ad Beppe Marotta al fratello-manager del giocatore, Stefano. In caso contrario, la busta paga si ridurrà a un milione: cifra da turista per sempre nelle tasche di qualsiasi mortale, il minimo storico degli ultimi sedici anni in quelle di Alex. Questione di flessibilità, dai mestieranti, in principio fu Marco Motta, alle stelle: come da rivoluzione politica in Lega calcio pilotata da Andrea Agnelli e pianificazione giuridica dell’avvocato Michele Briamonte, da tempo consulente di fiducia della società e da ottobre componente del consiglio di amministrazione.

Solo che, il principio più vinci più guadagni, non è mai stato così estremo: razziando lo scudetto, Del Piero sostanzialmente vedrebbe triplicata la parte fissa dello stipendio. Per dare l’idea, nel contratto di Giorgio Chiellini, l’ultimo rinnovo sottoscritto dai bianconeri, al massimo il bonus da risultati s’impenna a circa un quarto della paga base, che tra l’altro è sui 3,5 milioni: nel caso di Alex, la flessibilità è dodici volte maggiore, euro più euro meno. Davanti al minimo sindacale da giocatore ordinario s’è fermata la trattativa, nell’ultimo incontro, e non facilmente si muoverà se nessuna delle parti limerà le pretese. Difficile lo faccia la Juve, almeno dalle poche parole del presidente Agnelli, lunedì a Viareggio: «Ale è sempre il benvenuto e deve dirci lui se vuole continuare». Alle condizioni della Juve, si presume. I colloqui sono ulteriormente complicati, come sempre succede, quando agli affari si mischiano antica amicizia, una militanza elevata a icona e riconoscenza, se mai può avere ancora residenza nel pallone confezionato dalla pay tv. Per Alex, ad esempio, sarebbe vagamente surreale che la Juve aprisse la nuova casa, cioè lo stadio che s’inaugura a fine agosto, senza il suo capitano. Un po’ come lasciar fuori dall’uscio un pezzo della tua storia.

La verità è che da un connubio lungo diciotto stagioni, hanno spremuto vantaggi entrambi. Del Piero ha fornito partite e gol, come nessuno nella storia juventina, scudetti e Coppe, la società ha elargito lauti compensi, e rinnovato un contratto da 10 miliardi di lire nell’annata del grave infortunio al ginocchio, 1998-99. Studiandosi l’affare, Marotta aveva spulciato i libri contabili, che finora hanno registrato uscite per il dipendente Alessandro Del Piero sui 110 milioni di euro, tasse incluse. Come riconoscenza per i servizi resi non c’è male. Del resto, poi, negli appunti di dirigenti, agenti e avvocati restano sempre l’ultimo fatturato, e quello di Alex nelle ultime tre stagioni è in fisiologica diminuzione: 21 gol, 11, e 7, quest’anno, finora. Per questo Agnelli fu quasi brutale, a dicembre: «Vorrei sapere come si sentirà tra sei mesi, quando gliene mancheranno cinque ai 37 anni». Al momento si sente juventino, ma non molto flessibile.

Fonte: La Stampa

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