MILAN ALLEGRI IBRAHIMOVIC FEBBRAIO – Zlatan Ibrahimovic non segna da quattro weekend di campionato e un martedì di Champions. Non gli era mai successo in questa stagione di rimanere a secco così a lungo. Finora si era fermato al massimo a tre gare (all’andata capitò contro Parma, Chievo e al Bernabeu col Real Madrid), poi aveva ricominciato a trascinare la squadra a suon di magie. Ora certe giocate non gli riescono più: la luce si è spenta dalla notte con la Lazio a San Siro, fulminata da quel doppio palo che ha dato solo l’illusione del gol a lui e al Milan. L’ultima firma di Zlatan in maglia rossonera, e non decisiva, risale al 29 gennaio scorso nel match del Massimino di Catania: al minuto 85 sigillò il 2-0. La rete del raddoppio, della sicurezza, poi 433 minuti consecutivi senza urla di gioia, solo di passaggi vincenti (a Marassi col Genoa a Pato, contro il Parma a Seedorf, al Bentegodi col Chievo a Robinho). Un febbraio nero, non il primo per lo svedese. Gli era già successo con la maglia dell’Inter. Tre stagioni dal 2006 al 2009 sempre una sola rete nel mese più corto dell’anno, il mese più difficile per lui. Forse la stanchezza, forse una semplice coincidenza che si ripete anche col Milan. Anzi, peggiora perché ad oggi non ha ancora segnato. Ma ci sono ancora novanta minuti a febbraio per ribaltare le statistiche, c’è una partita scudetto lunedì sera a San Siro col Napoli da affrontare, una sfida a distanza con Edison Cavani, al momento il bomber più continuo di questo campionato. Il gigante Ibra è fermo in questo girone di ritorno a sole 2 reti contro Cesena e Catania in 6 gare. Ben diverso dal cammino dell’andata: 11 gol in 18 partite. Non segna Zlatan e il Milan rallenta. A Verona, Allegri, nel dopo partita, ha parlato della voglia dello svedese di tornare a segnare e non lo ha definito ancora un problema. Ma sei gare senza vedere il suo nome comincerebbe ad essere davvero troppo strano.
Fonte: Leggo