CHIEVO-MILAN ROBINHO FALLO DI MANO MOVIOLA – Una par condicio che Braschi avrebbe voluto evitare.Due errori gravi, infatti, hanno condizionato le partite di Inter e Milan, in lotta con il Napoli nella volata scudetto. C’è poco da aggiungere, lo stesso designatore ieri si è molto arrabbiato quando ha rivisto in tv il gol del Milan, così come non aveva digerito lo sbaglio sulla rete decisiva dell’Inter (arbitro Celi, assistente Pugiotto). A «tradire» al Bentegodi è stato Luca Banti, arbitro internazionale che aveva fatto molto bene nella prima parte di stagione (ottimo, ad esempio, in Inter Juve), ma poi aveva accusato un calo di forma. Al 25’ la svista sul gol di Robinho è davvero incomprensibile perché Banti è nelle condizioni migliori per giudicare. L’azione si sviluppa sulla destra con il cross di Cassano, poi torre di Ibra per il brasiliano che spalle alla porta controlla il pallone con un braccio, prima di segnare. L’arbitro è a 10 metri dal rossonero, non impallato da altri giocatori: eppure non si accorge dell’irregolarità. Nell’occasione non l’aiuta l’assistente Di Fiore. Da ricordare che non può esserci un’ipotetica prova tv per il gesto di Robinho (che tra l’altro dopo il gol dice di aver fermato il pallone col petto): solo nel caso di una rete segnata volontariamente di mano si può squalificare il giocatore per gesto antisportivo (ricordate Gilardino?). Gli altri episodi: nel finale di primo tempo Pellissier reclama il rigore per una presunta spinta di Nesta, ma non c’è irregolarità. Corretti i due gialli che portano all’espulsione di Cesar: nel primo tempo il difensore del Chievo sgambetta Cassano, nella ripresa tocco volontario col braccio per fermare un’azione d’attacco del Milan.
Fonte: Gazzetta dello Sport