MILAN-TOTTENHAM GATTUSO FOLLIA SQUALIFICA – Probabilmente la sconfitta con il Tottenham non è stata la cosa più brutta della serata. La rissa finale, con un Gattuso scatenato nel dare la caccia prima a Joe Jordan, vecchio centravanti del Milan di Giussi Farina e oggi assistente di Redknaspp, e poi a Bassong, e il fallaccio di Flamini ai danni di Corluka sono immagini addirittura peggiori («Altro che espulsione, meritava la prigione», è stato il commento del terzino degli Spurs per la terribile entrata di Flamini con i piedi a martello: solo ammonito). E resteranno a lungo nelle menti di tutti, perché certe cose davvero non si erano mai viste. In particolare Ringhio: focoso sì, a volte sopra le righe, ma non come ieri sera, tanto annebbiato dalla rabbia da arrivare a tentare di farsi giustizia da solo. Ringhio, una volta stretta la mano a Redknapp, si è ritrovato di fronte Joe Jordan, il vecchio Squalo, ex milanista peraltro amatissimo dai tifosi rossoneri. E dalle parole, tra i due, si è rapidamente passati ai fatti, visto che il centrocampista ha colpito con una testata lo scozzese. «Ho sbagliato e me ne assumo la responsabilità – ha dichiarato il centrocampista -. Ho perso la testa. Ho fatto qualcosa che non dovevo fare. Jordan era tutto il secondo tempo che rompeva le scatole, ma questo non giustifica la mia reazione e io non vengo certo a raccontare quello che diceva. Ero nervoso è vero, ma proprio per il suo atteggiamento. La colpa è mia perché non dovevo reagire in quel modo davanti a una persona più vecchia di me. In che lingua ci parlavamo? In scozzese…». A questo punto, sembrano inevitabili i provvedimenti dell’Uefa («Aspetto le loro decisioni», ha commentato Gattuso). Ringhio, che già si beccherà una giornata di squalifica perché era in diffida e ha rimediato un giallo, rischia altri 3 turni, tenendo conto della severità della giustizia europea. Inoltre, subirà anche i provvedimenti (una multa molto salata) del Milan.
PARAPIGLIA – Jordan e Gattuso erano già venuti in contatto durante la gara, con il rossonero che aveva dato una manata al tecnico scozzese. Il tutto sotto gli occhi del guardalinee, che nell’occasione non aveva ritenuto di intervenire. Da lì in poi, il nervosismo di Ringhio è diventato incontenibile, tanto da sfiorare una mezza rissa con Crouch. E l’ammonizione, che lo toglierà dal match di ritorno, ha probabilmente scoperchiato definitivamente il vaso. Il peggio, però, è avvenuto dopo il fischio finale. Jordan e Gattuso sono stati prontamente separati, con il dottor Gevi che, insieme a Flamini, a fatica ha trascinato via il calabrese. Ma la tensione non si è abbassata. Un mezzo pugno, sempre di Ringhio, è volato contro Boassong. Poi il rossonero ha raggiunto il tunnel, all’imbocco del quale, si è ritrovato nuovamente lo stesso giocatore degli Spurs: altre parole grosse e un pericoloso agitarsi di mani e braccia fino al rientro negli spogliatoi.
Fonte: Corriere dello Sport
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