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MILAN-PARMA PROBABILI FORMAZIONI CASSANO PATO – Domani col Parma i rossoneri vogliono ritrovare il successo dopo due pareggi. Cassano farà coppia con Ibra. E il brasiliano tornerà in coppa. Per Emanuelson e Van Bommel posto assicurato. C’è di nuovo Anto­nio Cassano in pole position nella corsa alla maglia titola­re di domani sera contro il Parma. Una pole position, però, che non deriva soltanto dal miglior mercoledì euro­peo, rispetto a Pato, ma an­che e soprattutto dal fatto che martedì a San Siro sarà di scena il Tottenham per gli ottavi di finale della Cham­pions League. E nella massi­ma competizione, come è no­to, l’ex doriano non può gio­care proprio per i suoi tra­scorsi nella Samp e la sua partecipazione ai prelimina­ri.

VICE IBRA Il tormentone, ormai, va avanti da settima­ne. Da quando, cioè, si è capi­to che con Ibrahimovic intoc­cabile e con Robinho tre­quartista (almeno finché non tornerà disponibile Boateng), là davanti non ri­maneva che una sola maglia a disposizione dei due litigan­ti. Che in realtà non litigano affatto, anzi. Sembra quasi che siano più propensi a lan­ciare il compagno, piuttosto che promuovere se stessi. Nel senso che ancora si attendo­no, da gennaio ad oggi, pre­stazioni che lascino inequivo­cabilmente capire chi dei due è più utile alla squadra. Al massimo, invece di una forte candidatura a prova di…pre­stazione, sono arrivati solita­ri squilli di tromba. Come i tre assist in due partite con i quali Cassano si è presenta­to al Milan, salvo poi piomba­re in un clamoroso anonima­to. Come i due gol all’Udine­se realizzati da Pato, che sembravano, dopo la lunga assenza per infortunio, esse­re l’inizio di un ritorno alla grandissima. Per carità, è sempre difficile giudicare ne­gativamente una stagione che al momento, per il brasi­liano, segnala 9 gol in 14 par­tite: però, grazie alle tre dop­piette, questo comporta che abbia segnato soltanto in sei gare. E poi resta il problema dell’intesa e delle sue diffi­coltà tattiche, che spesso met­tono in crisi la squadra.

MINUTI Pato, dopo aver se­gnato a Marassi, mercoledì ha giocato 85 minuti a Parigi, contro la Francia. Assoluta­mente anonimi, malgrado un numero nove sulle spalle e una posizione in campo che avrebbe dovuto essere di grande stimolo. «Mi piace molto giocare da prima pun­ta ma non ho problemi ad adattarmi in base alle indi­cazioni del mister e rispetto ogni sua decisione in merito a come e dove farmi giocare», ha detto l’attaccante al rien­tro in Italia. Concetti che ave­va espresso anche prima di affrontare la Francia, senza che però questo abbia com­portato un salto di qualità nelle sue prestazioni. E alla domanda se pensava di gio­care, la secca risposta: «Io spero sempre di giocare». Fosse per lui, insomma, nien­te turn over, ma Cassano, al­tro motivo per cui è favorito, con la nazionale azzurra ha invece disputato solo un tem­po. Ed è apparso per lo meno motivato, dopo l’indolenza palesata a Marassi, contro il Genoa.

BORSINO Il borsino degli at­taccanti, poi, si compone del solito Ibrahimovic, la cui quo­tazione è sempre stabile. An­che quando non segna, come è accaduto l’altra sera a Ci­pro contro l’Ucraina, è co­munque capace di mettere in condizione i compagni di an­dare in gol. Elmander lo ha ringraziato a lungo per l’assi­st bello e preciso, così come a Marassi aveva servito su un piatto d’argento il pallone per il vantaggio di Pato. Ieri Alle­gri, che lo ha definito «decisi­vo come Messi », gli ha con­cesso il solito giorno di riposo attivo, quando è impegnato tre volte alla settimana, per evitare di mettere pressione ai suoi tendini, ma domani contro il Parma sarà ovvia­mente e regolarmente al suo posto, pronto poi a replicare anche contro il Tottenham, martedì prossimo. Quanto a Robinho, capitano del Brasi­le sconfitto allo Stade de France, l’unico aspetto posi­tivo è che Menezes, ct della Selecao, gli ha risparmiato gli ultimi 20 minuti di gioco, per di più parecchio dispendiosi, visto che i sudamericani era­no rimasti da almeno mezzo­ra in dieci per l’espulsione di Hernanes. In attesa del rien­tro di Boateng e consapevole che Allegri non si fida troppo di Seedorf come trequarti­sta, anche Robinho diventa, in pratica, un intoccabile.

OLANDESI DA CAMPIONATO In questo momento la lista consegnata all’Uefa per la seconda fase di Champions League paradossalmen­te serve più per il campionato che per la competizione europea. Perché Massimi­liano Allegri domani con il Parma com­pirà le sue scelte anche in base all’eleg­gibilità o meno per la partita di martedì sera con il Tottenham, scorrendo i nomi presenti nella missiva inviata a Nyon dieci giorni fa. E così a essere condizio­nato non sarà solo il ballottaggio in at­tacco tra Cassano e Pato con il barese favorito sul Papero proprio per la sua impossibilità di essere in campo contro gli inglesi. Ma anche il centrocampo ri­sentirà di questo fattore. In vista del­l’impegno con i gialloblu emiliani, di­ventano fondamentali Van Bommel ed Emanuelson, esclusi dall’elenco euro­peo per aver giocato la prima fase con Bayern Monaco e Ajax (i Lancieri erano inseriti nello stesso girone del Milan).

Fonte: Corriere dello Sport

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