JUVENTUS-INTER PROBABILI FORMAZIONI MARCHISIO LEONARDO – QUI JUVE Toh, chi si rivede allo Juventus Center. O meglio, cosa si rivede… Sua maestà il 4-4-2, principio fondante d’un progetto sognato nelle notti di mezza estate, poi accantonato (questione anche di infortuni, per carità) nel momento del bisogno: cioè nella trasferta contro il Cagliari, per un successo scacciacrisi. Ebbene, ieri, buona parte della seduta d’allenamento è stata dedicata proprio alle prove tecniche del sistema di gioco preferito da Gigi Del Neri.
ESPERIMENTO Il tecnico ha deciso di far disputare una amichevole (45 minuti in totale) tra la prima squadra (sia pure priva dei reduci dagli impegni con la nazionale) e la Primavera. Marco Storari in porta; Marco Motta, Andrea Barzagli, Vittorio Ferrero e Zdenek Grygera in difesa, Simone Pepe, Mohamed Sissoko, Felipe Melo e Jorge Martinez quartetto di centrocampo; Luca Toni con Alessandro Del Piero coppia d’attacco. Fin troppo facile provare ad immaginare Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini al posto di Ferrero e Grygera; così come Milos Krasic, Alberto Aquilani e Claudio Marchisio al posto di Pepe, Sissoko e Martinez per trovare la più probabile tra le formazioni anti-Inter. Peraltro fotocopia, lievemente riveduta e corretta anche e soprattutto in base agli ultimi innesti di mercato, dello schieramento sceso in campo contro i nerazzurri nella gara d’andata, quella – cioè – che ha portato a casa un convincente (fin “stretto”, a giudicare dalla mole di gioco prodotta) zero a zero.
PEDINE FONDAMENTALI Più che di una prova generale in vista del match contro i nerazzurri, però, l’amichevole di ieri va considerata come un esperimento. Del Neri è ancora in fase di valutazioni, alucubrazioni, ragionamenti. Il modo disinvolto in cui la Juventus s’è calata nel 4-3-3 di Cagliari, ancora riecheggia. Dunque, al fine di sciogliere i dubbi residui e impostare la squadra in un modo piuttosto che in altro, sarà decisivo il modo in cui oggi risponderanno alcune pedine reduci da infortunio. Marchisio, innanzitutto, sarà fondamentale per orientare il tecnico. Verso un rientro in pompa magna, poi, Vincenzo Iaquinta. Nel test di ieri ha disputati tutti e 45 i minuti, con la formazione Primavera, e ha impreziosito il tutto da un gol di testa nel finale. Si candida, insomma, per un posto in panchina, tendenzialmente accanto a Del Piero: i più accreditati per partire dal 1’, in attacco, sono infatti Toni e Matri. E pure Simone Pepe (45’ anche per lui), è tornato abile e arruolabile.
QUI INTER Dopo Calciopoli, non è più stata la stessa cosa. Anche in campo. Da quando la Juventus è ritornata in serie A, l’Inter – almeno in campionato – a Torino non ha più vinto: due pareggi ( 1- 1) e un ko ( 2- 1) nell’ultima stagione quando gli isterismi di José Mourinho avevano mandato in tilt tutta la squadra. Leonardo sembra l’uomo giusto per riprendere la strada interrotta da Roberto Mancini il 20 aprile 2005 ( Juve- Inter 0- 1, gol di Cruz) visto che è convinzione diffusa che il brasiliano sia l’uomo giusto per condurre la marcia di avvicinamento al derby d’Italia con il giusto distacco. Tra l’altro Leo, nella sua prima esperienza da allenatore sulla panchina del Milan, ha fatto a fette la Juventus con un doppio 3- 0 tanto a Torino, quanto a Milano nella notte degli addii.
SUL SICURO Stavolta, vista la rivalità che divide le due formazioni e ragioni squisitamente di classifica, l’atmosfera sarà elettrica. E Leonardo, che da quando è sbarcato alla Pinetina ha raccolto sette vittorie su otto partite di campionato mettendo nel mirino la leadership del Milan, è pronto a presentare a Torino un’Inter col frac, ovvero la stessa formazione che domenica ha rifilato cinque gol alla Roma nella partita finora più avvincente del campionato. Quindi: Julio Cesar in porta, Maicon, Ranocchia, Cordoba e capitan Zanetti in difesa, Cambiasso, Thiago Motta e Kharja in mezzo al ring con Sneijder alle spalle di Eto’o e Pazzini. Scelta motivata anche dal fatto che Milito è infortunato ( ed è volato in Argentina per dieci giorni) mentre Lucio e Stankovic, i prossimi a uscire dall’infermeria, hanno mosso soltanto i primi passi col gruppo. In rampa di lancio c’è Nagatomo ( pure ieri immancabile la presenza dei tifosi giapponesi alla Pinetina), ma per l’ex laterale del Cesena dovrebbe esserci spazio soltanto in corso d’opera. Gli unici problemi per Leonardo sono legati alla panchina corta ( per Torino dovrebbero essere precettati i baby Benedetti, Natalino e Dell’Agnello) e ai diffidati, tutti pesantissimi perché, oltre a Nagatomo, sono a rischio squalifica pure Thiago Motta, Eto’o e Pazzini.
VIGILIA CON MORATTI La marcia di avvicinamento al derby d’Italia prevede altri due allenamenti. Quello di stamani e quello – spostato in via del tutto eccezionale al pomeriggio della rifinitura a cui seguirà la partenza per Torino. Una vigilia che vedrà protagonista Massimo Moratti che, come consuetudine, salirà ad Appiano per testare gli umori della squadra. Il presidente invece non sarà allo stadio. Nulla di nuovo sotto… i riflettori, visto che l’unica volta che si è presentato all’Olimpico, Moratti lo ha fatto per Torino- Inter. Verranno tempi migliori anche per il derby d’Italia.
Fonte: Tuttosport
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