CALCIOMERCATO JUVENTUS, NUOVI ACQUISTI, 3 MODULI, FOTO – Quale abito si adatta meglio alle forme della Vecchia Signora? Il classico 4- 4- 2, il più vivace 4- 3- 3 o il 4- 3- 1- 2 che fa tanto vintage ( il trequartista è figlio di un’altra epoca, ma ogni tanto rispunta dall’armadio) sono a disposizione di Gigi Del Neri a cui tocca azzeccare gli abbinamenti e individuare le occasioni giuste per sfoggiare l’uno, piuttosto che gli altri. Perché la vera novità emersa al Sant’Elia è che la Juve possiede doti trasformistiche. Roba da fare invidia al suo concittadino Arturo Brachetti, indiscusso capofila del genere.
NON SOLO MILOS Se l’erede di Fregoli si impone di stupire un’intera platea, Del Neri deve riuscirci con il collega che il calendario gli pone di fronte settimanalmente. Un compito reso meno arduo dall’arrivo di Alessandro Matri e Luca Toni, ma anche da quello di Andrea Barzagli ( con conseguente spostamento di Giorgio Chiellini sulla fascia).Innesti che sommati al ritorno di Jorge Martinez e a quello imminente di Vincenzo Iaquinta concedono al tecnico parecchie opzioni in più rispetto a quelle previste in estate. Il che è oggettivamente un bene, perché la Juve in questi mesi è stata eccessivamente condizionata, nel bene prima e nel male poi, dagli umori di Milos Krasic. Giocatore straordinario nell’impatto fisico, ma prevedibile dal punto di vista tattico ( e quindi in qualche modo arginabile). Fin troppo se il resto della squadra non sa proporre strade alternative per arrivare al gol e consente agli allenatori avversari di intasare le corsie battute dal serbo. Quello che è accaduto durante il mese di gennaio, quando la Juve ha segnato poco a causa della mancanza di finalizzatori, ma anche del numero davvero esiguo di occasioni create. La trasferta di Cagliari ( ma segnali si erano colti già a Palermo dopo i terrificanti 20’ iniziali) ha rappresentato un’inversione di tendenza, guarda caso coincisa con il cambiamento tattico varato da Del Neri. Infatti la Juve ha segnato due reti con Krasic in panchina. Il che non significa che il serbo vada ridimensionato, tutt’altro. A nostro avviso una volta ritrovata la migliore condizione l’asso pescato in Russia tornerà a essere il giocatore decisivo nei meccamismi bianconeri, ma provare a facilitargli le cose è opportuno.Con il 4- 4- 2 a nostro avviso questo non avviene, anche se è un sistema di gioco ( con il solo comunque) che consente l’utilizzo contemporaneo di Matri e Toni. Il punto è che lo spostamento a sinistra di Marchisio rende meno incisiva la manovra bianconera su quella fascia e oltretutto limita il torinese. Mentre il 4-3- 3 consente al torinese di giocare nel suo ruolo naturale, ma lo stesso vale pure per Jorge Martinez o Simone Pepe. Chi rischia di rimetterci in questa situazione è Alex Del Piero, la cui straordinaria dedizione non è comunque sufficiente per giocare da attaccante esterno. Ma qui arriviamo alla terza opzione, quella che la Juve ha utilizzato con profitto nella seconda parte di gara a Cagliari, il 4- 3- 1- 2. Del Piero alle spalle di Toni e Matri non è forse la soluzione buone per tutte le occasioni, anche perché presuppone l’accantonamento di Krasic. Ma in determinati momenti, magari all’interno di una singola partita, può rappresentare davvero una sorta di grimaldello per far saltare le porte avversarie. Del Neri pare essersene persuaso e il tempo per rimettersi in carreggiata alla Juve non manca. Nemmeno le soluzioni.
Fonte: Tuttosport
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