BARI
Gillet 5,5. Non compie grandi parate e in occasione del primo goal forse poteva fare qualcosa di più.
A.Masiello 5. Nonostante un Chivu non in giornata e pur portandosi spesso in avanti, riesce nell’impresa(negativa) di non riuscire a scodellare nemmeno un pallone in area in tutto il secondo tempo. In aggiunta, in fase di copertura non da il meglio di sé.
Glik 6. Gioca un buon match riuscendo a chiudere gli spazi a Pazzini: non è un caso che appena Ventura lo fa uscire, l’Inter raddoppia proprio con l’ex punta doriana.
Rossi 6. Si prende un gancio da Chivu ma l’arbitro non fa giustizia. Nonostante ciò, gioca una buonissima partita salvando la porta in occasione di un tiro di Eto’o al 47’ e rischiando, subito dopo il gol di Kharja, di realizzare una rete.
Parisi 6,5. Corre per tutto il match e ci mette tanta volontà, ma purtroppo i suoi compagni non sempre lo assistono: probabilmente è quello che credeva di più nella possibilità di portare qualche punto a casa.
Donati 5. Si lascia sfuggire Kharja che riesce a realizzare, dopo lo scambio con Eto’o, la rete dell’1 a 0. Il match del barese nella ripresa lascia parecchio a desiderare anche per colpa del marocchino che è in grande spolvero.
Almiron 6,5. Gioca un primo tempo di grande intensità in cui dirige ottimamente il centrocampo barese. Quando può affonda un paio di incursioni che mandano in tilt il reparto difensivo interista: una di queste, al 9’, costringe Ranocchia a stenderlo e a beccarsi il giallo guadagnandosi un calcio di punizione calciato magistralmente dallo stesso argentino. Per sua sfortuna Julio Cesar sfodera una parata incredibile, salvando la porta interista. Nella ripresa gli avversari giocano meglio e gli arrivano meno palloni, anche se non rinuncia, quando può, a servire palloni d’oro come quello che mette Gazzi faccia a faccia con il portiere brasiliano, che ha la meglio sul centrocampista pugliese.
Gazzi 6. Paradossalmente è il giocatore che impegna maggiormente Julio Cesar nella ripresa. Peccato che non riesca a ottimizzare le due occasioni che gli capitano tra i piedi.
Bentivoglio 6. Il Bari lo ha preso dal Chievo dopo il rifiuto di Kharja a trasferirsi in Puglia. Di certo non gioca come il marocchino, anche se ogni tanto ha dei buoni spunti.
Rudolf 5. Gioca una partita anonima deludendo le aspettative di tutti i suoi tifosi, Ventura in primis. Che stia ancora pagando il contraccolpo psicologico per il rigore decisivo sbagliato Domenica scorsa?
Dal 69’ Huseklepp 6,5. Il (non troppo, classe ‘84) giovane attaccante del Bari entra in campo e disputa un ottimo match: molto propositivo in fase offensiva, si presenta ai suoi tifosi con un pallone recuperato a centrocampo e uno scatto di 50 metri che gli permetterebbe di trovarsi a tu per tu con Julio Cesar, se solo l’anca di Ranocchia non intercettasse il lancio per il norvegese. Senza dubbio questo giocatore è una boccata d’ossigeno per l’attacco del Bari in quanto a dinamismo e velocità, almeno fino al ritorno di Barreto.
Okaka 5. Inizialmente prova a riproporsi in avanti sfruttando principalmente il fisico. Però con il passare dei minuti gli avversari gli prendono perfettamente le misure. Incredibile l’errore con cui al 57’ vanifica un occasione in contropiede facendosi soffiare da sotto il naso il pallone da Zanetti.
Ventura 6,5. Il risultato è bugiardo e si merita questo voto solo per il gioco espresso dalla sua squadra in una stagione sfortunatissima. Un’epidemia di infortuni gli ha decimato una squadra che, nonostante tutto, riesce sempre ad esprimere un buon calcio. Oggi schiera alcuni reduci dagli infortuni e alcuni nuovi acquisti, riuscendo comunque a far disputare al Bari un grandissimo primo tempo. Se avesse potuto contare per tutta la stagione su un numero per lo meno ragionevole di infortunati, sicuramente la squadra di Ventura sarebbe in una posizione in classifica più decorosa e, chissà, forse lotterebbe per obiettivi più ambiziosi, proprio come l’anno scorso.
INTER
Julio Cesar 7. Straordinario nel primo tempo quando, con la mano di richiamo, toglie dal sette il pallone calciato da Almiron. Nella ripresa salva due volte su Gazzi ed è sempre puntuale sull’ uscite. Da quando è tornato l’Inter raccoglie due vittorie su due partite, e non è un caso.
Maicon 6,5. Nel primo tempo è il migliore dei suoi con la solita prestazione fatta di corsa e dribbling. Nella ripresa rinuncia un po’ alla fase offensiva anche perché poco servito dai compagni.
Ranocchia 6. Non è sempre pulito e talvolta anche un po’ disattento. Infatti in un paio di occasioni si lascia sfuggire l’avversario da marcare ma, per sua fortuna, la porta è ben difesa dal portiere della nazionale verdeoro.
Materazzi 5,5. Viene ammonito ingiustamente per un intervento scomposto ma sul pallone. In occasione dello stesso contrasto si fa male ma lui, stoico, rimane in campo pur zoppicando. Ovviamente il lieve infortunio e una condizione fisica non ottimale lo fa faticare contro le forze fresche inserite da Ventura.
Chivu 4. Al 59’, sull’evolversi di un calcio di punizione, da inspiegabilmente un pugno a Rossi. Per sua fortuna né l’arbitro, né gli assistenti, vedono l’accaduto. L’episodio gli costerà senza dubbio una squalifica esemplare tramite la prova tv e sicuramente salterà Inter-Roma.
Zanetti 7. Il capitano interista arriva alle 520 presenze in serie A e supera Beppe Bergomi e può festeggiare il suo record di “gettoni” con una prestazione ottima come la sua carriera. Al 57’ compie un intervento provvidenziale(e pulito come al solito) su Okaka che stava spingendo un’azione pericolosissima di contropiede. Nel finale di match è lui che suona la carica e da il via all’azione che porta al 3 a 0 per l’inter.
Motta 6. Recupera pochi palloni e qualche volta smista male. Inoltre è un po’ avaro nelle ripartenze, ma quando decide di andare in avanti mostra tutta la sua intelligenza tattica servendo l’assist per il 2 a 0 di Pazzini.
Kharja 7,5. Preziosi aveva dichiarato che non rientrava più nei piani del Genoa e, esattamente come era successo con Boateng, decide di cedere un giocatore secondo lui inutile a una milanese. Questa volta però arriva alla sponda nerazzurra che, se il franco-marocchino continuerà a giocare così, potrà vantare di aver fatto un affare. Kharja infatti dopo la buona prestazione contro il Palermo, oggi recupera una marea di palloni, segna la prima(e decisiva) rete del match(e con la nuova maglia) e, nei minuti di recupero, serve di petto l’assist per il 3 a 0 di Sneijder.
Milito 5,5. Leonardo sperimenta il tridente dall’inizio e lui è tra i più sacrificati. Infatti l’argentino non trova sempre la posizione e spesso sembra fuori dal gioco. In un’ora di gara si mette in mostra solo in occasione di due buoni appoggi per i compagni:troppo poco per il Principe che fino a qualche mese fa era l’incubo delle difese avversarie.
Dal 61’ Sneijder 7. Torna dopo l’infortunio rimediato nel Mondiale per Club e non delude le aspettative. Infatti con lui l’Inter cambia modulo e gioco: la presenza di un giocatore con la sua fantasia e la sua capacità di fare da raccordo tra centrocampo e attacco, è fondamentale. Dal momento del suo ingresso in campo, le punte nerazzurre iniziano a vedere più palloni come quello che al 70’ permette ad Eto’o di servire a Kharja l’assist per la rete che sblocca la partita. Ciliegina sulla torta, il gol nel finale in cui sfoga tutta la sua rabbia battendo Gillet dalla breve distanza.
Pazzini 6,5. Timbra in zona Cesarini la terza rete in due partite con la nuova maglia. La punta interista è utilissima quando c’è da aggredire lo spazio in profondità e far salire la squadra nelle ripartenze.
Eto’o 6,5. Con il tridente si deve sacrificare moltissimo dovendo spesso e volentieri arretrare la propria posizione. All’apertura della ripresa, dopo una sponda di Milito, Rossi gli nega la gioia del gol. Il camerunense pur non riuscendo a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori, è bravo a chiudere la triangolazione con Kharja riuscendo per lo meno a portare a casa almeno un assist. Unica piccola macchia della sua partita è il tempo perso per uscire dal cambio che gli fa rimediare un giallo e un recupero allungato che però, di fatto, permette all’Inter di realizzare anche la terza rete.
Dal 87’ Cambiasso s.v. Leonardo teme il lungo recupero e lo fa entrare al posto di Eto’o per coprirsi un po’ di più. Invece l’Inter non si chiude ma attacca e realizza due reti, non facendo toccare quasi nessun pallone all’argentino.
Leonardo 6,5. Come ci si sarebbe aspettato, prova da subito il suo modulo preferito schierando il tridente. Il primo tempo è un po’ insipido e capisce che deve entrare qualcuno che non lasci troppo spazio tra centrocampo e attacco. I cambi sono giusti però certo, è facile vincere quando in panchina hai un certo signor Sneijder. La vera nota positiva, oltre al ritorno del fantasista olandese, è la prima partita senza subire reti della gestione Leonardo(seppur contro il peggior attacco della serie A).
Sig. Romeo e assistenti 5,5. Il pugno che Chivu rifila a Rossi andava a visto dall’assistente e l’arbitro poiché il fattaccio è accaduto qualche istante dopo la battuta di un calcio di punizione. Inoltre l’ammonizione a Materazzi risulta eccessiva e forse suggerita da un pregiudizio verso il centrale interista(che da parte sua forse ha tratto in inganno il direttore di gara per l’intervento un po’ scoordinato).
Gianluca Lippi – calciomercatonews.com
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