JUVENTUS-UDINESE DELNERI KRASIC – Poteva andare peggio? Decisamente no. Quando il pari era nell’aria, la stoccata di Sanchez ha infilato la Juve come un pollo allo spiedo. Delusione, amarezza, una mazzata per il morale dopo una partita gestita e tenuta in vita per oltre un’ora. Poteva andare meglio, vista l’emergenza, con un attacco rabberciato (Del Piero-Martinez) contro un avversario al completo che aveva mortificato l’Inter all’ultima uscita. Con un po’ di fortuna e lucidità la prodezza balistica di Marchisio avrebbe potuto bastare per salvare la domenica, un punticino Tiene sempre banco il mercato: «Spero che la società cerchi fino all’ultimo una punta, ci servono ricambi in avanti» misero, ma utile per scaldare i cuori del popolo juventino e tenere alle spalle almeno l’Udinese. Processo Settima in classifica, come all’ultima giornata della stagione scorsa, fuori anche dall’Europa League. E’ presto per fare processi, le attenuanti generiche (gli infortuni), per ora prevalgono sugli errori commessi in campagna acquisti, sulla sopravvalutazione di un organico che rispecchia la classifica attuale. La fotografia del momento la regala Gigi Delneri al fischio finale, affondato in panchina, gli occhi persi nel vuoto, senza più energie. «Non abbiamo molte alternative, in questo momento la squadra ha gli uomini contati, la fatica di Coppa Italia si è fatta sentire. Con un po’ di attenzione si potevano evitare i gol. Del Piero e Martinez hanno dovuto sacrificarsi, non è pensabile che potessero tenere 90’. Nello spogliatoio c’è avvilimento, a nessuno piace perdere. Analizzeremo cosa abbiamo fatto e cosa sbagliato. Ci vuole più attenzione per gestire il risultato. Subiamo troppo per nostre disattenzioni» . Serve una punta La medicina? Un intervento last minute al calcio mercato. Un difensore? No, una punta secondo l’allenatore di Aquileia. «In attacco è importante avere dei ricambi: per un motivo o un altro non abbiamo punte. La società è attenta e mi auguro che cerchi fino all’ultimo una soluzione. Non abbiamo la forza di poter variare la gara, due giocatori soli di ruolo sono pochi» . Poi difende Krasic. «Non ce l’ho con il settore arbitrale, ma essere prevenuti su Krasic non è giusto. Ha già pagato una volta, adesso diamogli i falli che si merita. Chi giudica deve dimenticare Bologna perché ora tutte le domeniche Krasic passa per un simulatore».
Fonte: Gazzetta dello Sport