INTER-CESENA FISCHI PANDEV INFORTUNIO MILITO – A segno insieme in due gare di fila: 3 gol per il Re Leone e 2 per il Principe. L’Inter, insomma, sembrava aver ritrovato la sua coppia di bomber proprio nel momento giusto, ovvero nel pieno della rimonta. E, invece, Milito si è dovuto fermare un’altra volta. Giusto dopo il suo sigillo, il sesto della stagione. E anche la squadra nerazzurra ne ha subito risentito, finendo per subire il pareggio del Cesena dopo l’iniziale doppio vantaggio. Le prime indicazioni sulle condizioni del Principe raccontano di un indurimento alla coscia sinistra, la stessa dell’ultimo infortunio (quello con annessa ricaduta). E per la verità, qualche istante prima del cambio, aveva pure chiesto di temporeggiare. Oggi, comunque, l’argentino verrà sottoposto agli esami del caso, ma la sua presenza nella delicatissima trasferta di Udine è a forte rischio. Almeno ci sarà Eto’o. Per fortuna, perché a un certo punto tutto San Siro ha tremato. Era circa la metà della ripresa, infatti, quando il camerunense ha preso a zoppicare, dopo un contrasto. Sono stati attimi di paura, poi l’attaccante ha testato un paio di volte la gamba e ha ripreso a correre. All’inizio senza affondare i colpi, quindi con maggiore convinzione. Così la gente interista ha ripreso a respirare. Sperare ancora nella ‘remuntada’ sul Milan, senza un totem capace di firmare 24 reti in 27 partite, infatti, sarebbe stato impossibile. Tanto più che per rivedere Julio Cesar in porta occorrerà attendere la trasferta a Bari, del 2 febbraio.
APPLAUSI E FISCHI – Per una volta, però, tra gli eroi di giornata c’è finito Chivu, autore, oltre che di una prestazione maiuscola, anche della prodezza della vittoria. Proprio lo scorso 6 gennaio, anniversario del grave infortunio, il rumeno si era rasato i capelli. E, ieri, ha segnato proprio con un’incornata. « Maicon mi ha messo una palla stupenda, devo ringraziarlo ha detto il difensore -. Peccato per il pallone che Colucci ha tolto dalla linea, sarebbe stata una rete splendida, perché il mio pallonetto era voluto. Ciò che contava, comunque, era vincere, così abbiamo accorciato le distanze. Il Cesena reclama un rigore? Ho svirgolato il pallone, ma il mio tocco con la mano non era intenzionale ». Per Pandev, invece, ci sono stati fischi, quando ha lasciato il campo per Cordoba. « Mi dispiace – l’ha coccolato Stankovic -. Ricordavo quando mi era accaduta la stessa cosa 4 o 5 anni fa. Ma Goran è forte e il pubblico spero lo aiuti».
Fonte: Corriere dello Sport