JUVENTUS AQUILANI SCUDETTO CHAMPIONS BUFERA – «Scudetto? Non scherziamo… Il quarto posto è il nostro massimo obiettivo ».Le parole di Alberto Aquilani fanno rumore, c’è chi ne apprezza la sincerità e chi le contesta«perché non sono da Juve ».Anche i bianconeri di ieri sono divisi, però prevalgono perplessità e stupore.
LIMITI«Quando giocavo io non mi ponevo limiti- riflette Beppe Furino -,perciò fatico a capire. Certo, chi va in campo si rende conto delle possibilità della sua squadra, però ha il dovere di puntare sempre al massimo. Certe opinioni potrei esprimerle io come tifoso, non un calciatore. Personalmente, mi auguro un terzo posto e la vittoria della Coppa Italia » . « Stimo Aquilani che si è rivelato un acquisto eccellente- fa eco Antonello Cuccureddu -però quelle dichiarazioni poteva risparmiarsele. Sono state inopportune, certe cose puoi anche pensarle ma non dirle. Parliamo della Juventus: cosa raccontiamo adesso a milioni di tifosi? Non so, forse è una questione generazionale, ma a noi avevano insegnato a pensare in grande».
TUTELA- Sulla stessa lunghezza d’onda, Sergio Brio:« Un calciatore, al di là delle proprie convinzioni, deve sempre tutelare la società e garantire di puntare al massimo. Dire che l’obiettivo è il quarto posto è riduttivo, significa pensare in piccolo. E un giocatore della Juve deve pensare in grande. Sempre. Trovo giuste, a tal proposito, le parole di Marotta, che ha sempre rimarcato i problemi legati a un progetto nuovo, ma ha esternato nel contempo la volontà di dare il massimo. Nel rispetto delle tradizioni bianconere».
DISSENSO- José Altafini non discute l’inopportunità o la limpidezza dell’intervento di Aquilani, però dissente completamente dalla sua analisi. Mentre il centrocampista fissa come traguardo l’ultimo posto buono per la Champions e specifica che«Milan, Inter e Roma sono meglio di noi e non di poco », l’ex attaccante assicura che«tolta l’Inter, che ha qualcosa in più, con tutte le altre la Juve può giocarsela alla pari » .La “giustificazione” però c’è:«A volte, dall’interno, non ti rendi conto delle reali potenzialità d’una squadra. A me capitò ai tempi del Napoli. Magari, sono davvero convinti di essere da quarto posto, io da fuori sono più ottimista».
Dissente da Aquilani, indirettamente, anche Moreno Torricelli che a Radio Sportiva descrive una Juve più ambiziosa:«Se il gruppo gira sempre al massimo, può aspirare a qualcosa di più del posto in Champions». Anche lui, però, approfondendo il tema sceglie la prudenza:« Comunque credo che lotterà proprio per la grande Europa, non per lo scudetto».
DIPLOMAZIA- Dino Zoff ha una sua teoria: secondo l’ex portiere e poi allenatore della Juve, le parole di Aquilani non sottendono ambizioni rimpicciolite, ma modestia o al limite “nascondino”:«A volte certe frasi si dicono per tenersi al coperto. Adesso la Juve è quinta e Aquilani parla così, se sarà quarta guarderà più lontano: è un modo per restare umili, peròvoglia e convinzione ci sono».
SOSTEGNO« Trovo la dichiarazione di Aquilani equilibrata- dice Franco Causio -.E’ giusto non illudere i tifosi e non autoilludersi. Per me questa Juve può aspirare al terzo posto, Milan e Inter sono più forti ». Pietro Anastasi sottoscrive, anzi è un filo più pessimista:« Purtroppo sono d’accordo con Aquilani: il traguardo è il quarto posto, terzo al massimo». «Conta entrare in zona Champions- ammonisce Salvatore Schillaci -,altrimenti sarebbe un fallimento. Poi, con i giusti innesti, nella prossima stagione si potranno inseguire obiettivi più grandi». «Parlare come ha fatto Aquilani- chiude Antonio Cabrini -non vuol dire deprimersi, ma essere sinceri. Il quarto posto è un traguardo obiettivo, ciò non toglie che si lavori per andare oltre».
Fonte: Corriere dello Sport
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