JUVENTUS-BARI AQUILANI SCUDETTO – La sincerità di Del Neri e la rabbia di Aquilani. «I tre punti di oggi sono tanta roba, se consideriamo come sono arrivati e in che tipo di situazione ci troviamo» , è il parere del tecnico di Aquileia. «Non possiamo essere una squadra da scudetto una settimana e pochi giorni dopo non essere buoni nemmeno per l’Europa League – sbotta il centrocampista -. Questa è una grande società che ha vinto tutto, ma la realtà di oggi è che si possa faticare anche contro il Bari: non sono più i tempi di Zidane e Nedved. Lo scudetto? Non scherziamo: Milan, Inter e Roma sono meglio di noi e non di poco. Realisticamente, il quarto posto è il nostro massimo obiettivo».
Comunque sia, la Juve è rimasta aggrappata al treno di testa. Soffrendo le pene dell’inferno, rischiando anche di andare sotto ma alla fine portando a casa tre punti. «Non volevo essere polemico nei confronti di nessuno con quell’esultanza rabbiosa – ha proseguito il centrocampista, il cui tiro è stato leggermente deviato da Chiellini -. Semplicemente, ho espresso la mia soddisfazione per avere segnato in un momento difficile per tutti. E’ stata una liberazione, questo sì» . Perché, al di là delle dichiarazioni di facciata, la Juve pativa il momento no e magari aveva anche perso un po’ di autostima: «Ci vuole più equilibrio nei nostri confronti e non farsi condizionare troppo dai risultati. Se la Juve gioca male, la colpa non può essere solo mia: ci mancano tanti giocatori e stiamo facendo il massimo con tanti ragazzini mandati in campo per necessità. Loro sono stati bravi e fanno quello che possono, ma sono i giocatori che in certi momenti fanno la differenza: dobbiamo recuperare al più presto i vari Iaquinta, Amauri e altri ancora. Dopo di che ragioneremo sul nostro futuro, tenendo però conto delle nostre effettive potenzialità» . Pane al pane e vino al vino, come è giusto che sia per non illudere nessuno: «Siamo un grande gruppo che non molla mai -prosegue il numero 14 bianconero -ma altre squadre hanno maggiore qualità. Io faccio il massimo che posso: in realtà sto giocando da mediano perché è quello che serve alla squadra. Mi piace anche, ma se faccio tre tiri in porta in tutta la partita è già tanto. Non sono polemico, ma solo realista: abbiamo vinto con fatica ma è bello anche così purché, visto il periodo, si riconoscano i nostri meriti ».
Fonte: Corriere dello Sport
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