STADIO STELLA BONIEK AGNELLI MOGGI JUVENTUS – «Sono io che ho subìto un danno. Se il 7 ottobre fossi andato alla cerimonia di consegna delle stelle, a cui non potei partecipare, oggi cos’avrebbero fatto? Mi avrebbero chiesto di restituirla? Loro me l’hanno assegnata, conservo la lettera del presidente del club». Zbigniew Boniek torna a parlare in un’intervista a Mediaset della stella, riservata ai campioni bianconeri nel nuovo stadio, che il club gli ha revocato. «Oggi sono un commentatore e un uomo libero. Se vedo un dirigente della Juve che prima della partita fa cento chiamate a un arbitro e dico che sono perplesso, che c’entra con la storia della Juve e l’assegnazione delle stelle? Anche Platini ha dichiarato che se questa è la Juve, allora gli serviranno molti mandati prima di poterle consegnare la Champions. E quindi? Ha offeso qualcuno?». L’ex campione polacco non si risparmia contro la sua ex squadra: «Sono uno dei pochissimi che si può vantare di aver ricevuto il soprannome da Gianni Agnelli. E l’Avvocato lo ha dato a chi la storia della Juve l’ha fatta davvero. Oggi mi tolgono la stella, ma su 5 gol fatti nelle finali, 3 li ho segnati io. E poi sono stato l’unico che dopo l’Heysel ha devoluto l’intero premio-vittoria alle famiglie delle vittime. Questa è la mia storia con la Juve». Boniek non fa nomi, ma un’idea se l’è fatta: «Alla Juve c’è qualcuno che è ancora guidato dai vecchi poteri».
Fonte: Tuttosport