Platini rivoluziona il calcio:“Mondiali d’inverno, tornei estivi e un Pallone d’Oro tutto nuovo…”

PLATINI RIVOLUZIONE CALCIO TORNEI ESTIVI MONDIALI INVERNO PALLONE D’ORO – Platini, sorpreso dal Pallone d’oro a Messi? «Non è uno scandalo, ma nell’anno del Mondiale l’avrei dato a uno dei suoi protagonisti. Come a Paolo (Rossi, ndr) nell’82» . Stesso discorso per i tecnici? «No, questo è un premio nuovo. Sono contento per Mourinho, gli voglio bene. Ma anche Del Bosque è bravo. Sono diversi» . Cos’ha detto a Mou? «Mi dice sempre “ciao, presidente”. Gli ho detto: “Smettila, Josè. Il mio nome è Michel. Altrimenti ti chiamerò allenatore”» . A proposito di Mondiale: Qatar 2022 sarà d’inverno? «Ci sono undici anni per prepararsi. E due strade: spostare per sempre la stagione dei club nell’anno solare, oppure organizzarsi per un solo anno diverso, con uno stop invernale lungo. Avrei anche un’altra idea, ma ora la tengo per me» . Convinto che i club non faranno guerra al progetto? «In Europa quasi tutti i grandi tornei si fermano d’inverno, tranne Spagna e Italia: il loro potere ha bloccato il calendario» . Sembra convinto. «Non decido io: dobbiamo parlare tutti assieme, ci vuole una riflessione sul calendario internazionale. É la cosa più importante. Ma credo che la gente preferisca le partite d’estate, giugno e luglio la sera, con uno stop ad agosto» . Il Mondiale d’inverno avrà meno spettatori in Europa? «E i sudamericani che ce l’hanno sempre d’inverno?» . Che cosa pensa della Juve? «Ho visto 20 minuti col Napoli, non è una vergogna perdere lì, non mi è sembrata così male. Certo, se non vinci con Poznan e Salisburgo, mi sa che mi ci vorranno più mandati presidenziali per consegnarle la Champions…» . Se l’Italia è al 4 ° posto del ranking Uefa qualcosa significherà. «Problemi vostri, il sistema è democratico» . Magari la Juve avrà il fair play a posto e le altre squadre no… «Del fair play sono contenti tutti. Soprattutto i proprietari dei grandi club, quelli che ci mettono i soldi» . I club temevano la comunicazione della «lista nera» di quelli che non rispetterebbero i parametri del fair play. «Non gli piacerebbe, lo capisco. E non c’è nessuna caccia alle streghe. Daremo le cifre a loro, senza pubblicità. Ma indietro non si torna e i club sanno tutto. Voglio lasciare l’Uefa con club in una situazione finanziaria migliore di quando sono arrivato: tutti conoscevano il problema, ma chiudevano gli occhi per non affrontarlo» . I club non sono contenti della centralizzazione dei diritti dell’Europeo: dicono che ridurrà gli investimenti in Champions. «La Champions è diventata un mostro, se alcuni giocatori dicono che vincerla è meglio del Mondiale. Forse dobbiamo restituire qualcosa alle nazionali» . Certi deficit e certi debiti sono immorali? «Ma il calcio è così da 70 anni. Anche quelli che vincevano ai miei tempi erano un po’sopra le regole, ma in confronto a oggi gli investimenti di Agnelli o del papà di Moratti erano poca cosa. Noi cerchiamo di mettere un po’di morale e di logica» . Davvero possibile far fuori dalle coppe un grande club che non rispetta il fair play? «Dico Juve, St. Etienne e Nancy che mi perdonando tutto: se dovessero esser fuori dalle coppe, lo saranno. É la regola. Non mi piace il calcio dove vince chi compra un giocatore senza pagarlo. Vengo da un calcio dove non c’erano tutti questi soldi» . E quindi? «Anche con pochi soldi sarebbe bello lo stesso. Il messaggio è: più giovani, stadi di proprietà» . In Italia non c’è spazio per i giovani. «Ai miei tempi non era così, ma era un altro calcio, rose da 16, pochi infortuni» . Invidioso degli stipendi di oggi? «No. Avrebbero dovuto pensare lo stesso di me i campioni del ’58. E Boniperti non mi diceva quanto guadagnavano gli altri» . Fair play finanziario, cinque arbitri. Un progetto tecnico? «Se uno perde tempo per battere una punizione cercando l’ammonizione, invertiamo la punizione: non lo farà più. E poi più autorevolezza degli arbitri: le proteste dei giocatori che mettono le mani addosso non fanno bene, li ammonisci subito e vedrai che staranno zitti per 90′. E un’altra cosa…» . Prego? «Visto che il Pallone d’oro è mondiale, la Uefa lancerà un nuovo premio europeo, come quello di una volta, votato dai giornalisti. Da consegnare ad agosto a Montecarlo».

Fonte: Gazzetta dello Sport

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