COPPA ITALIA INTER-GENOA PROBABILI FORMAZIONI RANOCCHIA – Esordio contro il suo passato e al fianco del suo idolo. Serata di gala per Andrea Ranocchia, al debutto da titolare nell’Inter in coppia con Materazzi e proprio contro il «suo» Genoa. Sarà anche la trascurata coppa Italia, ma per il ragazzo di Bastia Umbra è altra adrenalina in un periodo vietato ai malati di cuore. Emozioni forti Basti pensare che il 27 dicembre scorso Ranocchia si presenta alla Borghesiana, sede del ritiro rossoblù, ma gli spiegano che a Milano lo attende la squadra campione del mondo, che per averlo subito ha sacrificato Mattia Destro, gioiellino che il Genoa potrà riscattare in giugno. Si va a giocare Con Napoli e Catania Leo l’ha protetto, «ma Andrea farà la storia dell’Inter» . E il c. t. Prandelli lo chiamerà contro la Germania tra tanti idoli. Primo tra tutti quel Materazzi le cui imprese azzurre hanno portato il ragazzo in strada a clacsonare nella magica notte di Berlino 2006. Anche se in azzurro ora c’è lui, ad Andrea gira la testa. Stare fuori contro Napoli e Catania non gli ha creato problemi. La scelta di Leo non va letta come una punizione. Anzi. Gettarlo nella mischia senza dargli il tempo di ambientarsi sarebbe stato pericoloso per tutti. Anche per chi manco si ricordava l’ultima panchina per scelta tecnica. Primavera 2009, serie B nel Bari del suo padrino Antonio Conte: non vede il campo sino alle ultime dieci di campionato, chiuso da Stellini ed Esposito, che però si fa male. Entra Ranocchia. E non esce più. Nemmeno in A col Bari meraviglia di Ventura e poi nelGenoa. Ripartenza Ora dal Genoa riparte, col rammarico di doversi limitare ad un sms al fratellone Dainelli, invece che andare a trovare i compagni in albergo. La squadra di Ballardini infatti arriverà a Milano solo oggi. Quindi un abbraccio negli spogliatoi e poi in campo a superare quell’emozione già provata il 3 ottobre contro l’altro suo passato: Genoa-Bari 2-1. Una vittoria di buon auspicio anche per Leo, che ieri per Ranocchia ha speso parole importanti: «Promette tanto, ma è comunque già una realtà e gioca in Nazionale. Ora ha cambiato squadra e serve un assestamento, ma avrà una storia molto lunga all’Inter» . Paura sazietà Malgrado le due esclusioni che avrebbero potuto alimentare il dubbio di fine anno: anche in chiave azzurra, non era meglio fare il pilastro in rossoblù piuttosto che il comprimario in nerazzurro? Invece il ragazzo sa bene che se hai fatto panchina in B non puoi certo rifiutarla nell’Inter. Anche perché Prandelli si fida di lui e lo convocherà comunque per l’amichevole del 9 febbraio in Germania. E, se Ranocchia sfrutterà bene l’occasione di stasera, ne arriveranno tante altre. Perché la sua vera paura arrivando all’Inter era un’altra. Essere finito nella squadra più vincente degli ultimi anni con i compagni ormai sazi. Napoli e Catania gli hanno tolto questo dubbio.
Fonte: Gazzetta dello Sport