MILAN CALCIOMERCATO INTER MALDINI – Di seguito, uno stralcio dell’intervista a Paolo Maldini pubblicato dal quotidiano La Repubblica.
Paolo Maldini, allora lei andrà all’Inter?
“Notizia fabbricata su un incontro fortuito con Moratti. A New York, per strada. C’è stima reciproca, ma Moratti non me lo chiederebbe mai”.
Nemmeno Leonardo il transfuga?
“L’ha fatto soltanto a livello di battuta, lui sa che la mia è una storia diversa dalla sua”.
Le avrà almeno chiesto consiglio.
“Ha deciso di fare l’allenatore e gli piace. Uno chiede consiglio, ma ha già in testa la sua idea”.
E qual è quella del simbolo del Milan e della Nazionale, da 18 mesi fuori dal calcio?
“Di lavorare nello sport in cui ho vissuto buona parte della mia vita, però solo per fare qualcosa che mi piaccia. Sarei comunque un dirigente giovane”.
Allenatore no?
“Troppe valigie, per ora non voglio allontanarmi da Milano. Mi godo le cose semplici: i figli – la più importante – la famiglia, gli amici, lo sport. Da calciatore la settimana non me la programmavo io. Ho un’azienda di abbigliamento e attività immobiliari. Nessun assillo economico, posso essere selettivo”.
Nessuna proposta allettante: possibile?
“Le elenco. Il settore giovanile del Milan, da Galliani, al ritorno da una trasferta, in aereo: mai vista come professione del futuro. Il Chelsea con Ancelotti: avevo smesso da appena 20 giorni e il caso Wilkins dimostra che lì c’è un po’ di confusione. La Figc: ho fatto il testimonial per l’Europeo, Albertini e il presidente Abete mi vorrebbero. Ma non mi sento adatto a un ruolo politico”.
Il telecronista?
“Mi ci vedo poco, a fare domande a chi ha appena finito una partita: ci sono passato”.
Leonardo la rivoleva in campo.
“A Milanello, in qualunque forma. Il problema era in quale forma”.
Insomma, farà il dirigente del Milan.
“Serve qualcosa di non estemporaneo. Conosco il Milan e il calcio, sarei una risorsa a livello tecnico. Ma oggi vedo difficile la mia collocazione nell’organigramma”.
Nessuna telefonata da Berlusconi?
“È impegnato in politica, non sempre è presente nelle strategie societarie”.
L’Uefa di Platini?
“Niente proposte: meno male, altrimenti passo per lo snob che rifiuta tutto. Semplicemente, non rinuncio all’indipendenza intellettuale”.
Non teme che passino troppi treni?
“No, io amo sul serio lo sport. Me l’hanno confermato le mie nuove sfide personali: boxe e tennis”.
La redazione di Calciomercatonews.com
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