CALCIOMERCATO NAPOLI INLER – Un secondo posto tanto sorprendente quanto meritato e un futuro da gestire con attenzione. Napoli è città facile agli entusiasmi come alle critiche. Ancora pochi mesi Walter Mazzarri era considerato un allenatore che insisteva sempre sugli stessi giocatori e che esitava al momento di decidere i cambi. Oggi è l’uomo cui tutti riconoscono d’aver dato un’identità e un’anima alla squadra. Anche perché, le mosse criticate di cui sopra, nascevano da una doppia necessità: la gestione di una rosa non amplissima e l’attenzione nell’inserire gradualmente i non tantissimi nuovi volti, Cavani escluso. Difficoltà che Mazzarri ha saputo bypassare con intelligenza, anche nel momento dell’emergenza ( l’assenza di Lavezzi, per esempio). Oggi il Napoli è squadra che ha nel reparto avanzato il suo fiore all’occhiello e nell’intensità di gioco la sua forza e il suo limite: vincente contro chi si pone sullo stesso piano, zoppicante contro chi sa fa girar palla. Per questo, e per sostenere ambizioni se non di scudetto, almeno di Champions League, occorre un salto di qualità nell’attuale fase di mercato. Il nome giusto a centrocampo – il settore maggiormente in sofferenza – è quello di Inler: l’Udinese l’avrebbe tolto dalle trattative, dopo aver incassato un no a una cessione esclusivamente in contanti; il Napoli attende che si abbassi l’asticella dai 15 milioni chiesti dai friulani. L’alternativa? Rimane quella di Kharja. Ma serve pure rafforzare la difesa, dove Criscito sarebbe un ingresso di altissimo profilo. Con il Bologna si parla sempre di Britos ( domani il giorno decisivo), sullo sfondo rimane l’ipotesi Ogbonna mentre rispunta Astori. Non serve tantissimo, al Napoli. Serve però acquistare bene, per provare a vivere da anti-Milan il più a lungo possibile, per rientrare in Europa dalla porta che conta. Dopo essere stata l’unica squadra a rappresentare degnamente l’Italia in Europa League.
Fonte: Tuttosport