MILAN UDINESE PROBABILI FORMAZIONI ABBIATI NESTA – Non c’è pace, nonostante il consolidato primo posto in classifica e il titolo di campione d’inverno, per Allegri. Costretto a fare i conti con un nuovo importante infortunio, quello del portiere Abbiati. Ieri il dottor Gianluca Melegati, responsabile sanitario del club rossonero, ha emesso sul sito societario un comunicato dove è stato evidenziato che « Christian Abbiati ha riportato un lieve stiramento del polpaccio destro, nei prossimi giorni verranno effettuati ulteriori accertamenti medici » . Sicuramente il portiere titolare sarà indisponibile per l’imminente sfida con l’Udinese ma dovrebbe essere recuperato il prossimo week-end quando la squadra di Allegri affronterà il Lecce nel posticipo ( domenica 15 gennaio) della prima giornata di ritorno.
NESTA -Intanto, come abbastanza prevedibile considerato il fatto che il difensore centrale mercoledì scorso aveva seguito la squadra a Cagliari, l’infortunio (un problema al polpaccio) di Nesta accusato alla «Borghesiana» alla vigilia della trasferta sarda è apparso di lieve entità come confermato dalla risonanza magnetica. L’esame strumentale, come puntualizzato dal dottor Melegati,«ha evidenziato una lieve condropatia ( lesione cartilaginea) alginocchio destro. E’ stata prevista una terapia conservativa per rendere il calciatore disponibile già dalla prossima partita » .Che si intende quella di domani con l’Udinese, anche se lo stesso Nesta è sempre piuttosto prudente quando si tratta di gestire il suo fisico già duramente provato da numerosi infortuni.
GATTUSO -Allegri ieri ha tirato un grosso sospiro di sollievo quando gli è stato confermato che l’infortunio di Gattuso (una forte ginocchiata alla coscia dopo pochi minuti dall’inizio della partita di Cagliari) non ha prodotto danni che gli eviteranno di essere presente domani con l’Udinese. La squalifica di Ambrosini ha creato un problema in più mentre Flamini appare quasi del tutto recuperato, ma non verrà rischiato domani a San Siro a meno che non ci sia un’emergenza ancora più grave per la linea mediana.
Fonte: Corriera dello Sport