CALCIOMERCATO MILAN BALOTELLI – Ancora niente campo per Balotelli nel 2011, anzi c’è il rischio che debba sottoporsi ad un nuovo intervento al ginocchio e rimanere fuori per un paio di settimane. Quando domani Mancini incontrerà per la prima volta da avversario in panchina Eriksson («un fratello maggiore» come lo ha definito il Mancio) nell’incontro di FA Cup tra Leicester e Manchester City, Balotelli non sarà presente al rendez-vous. Ma il rischio è che non rientri nemmeno il sabato dopo in Premier con il Wolverhampton. Il primo stop Infortunatosi nella partita d’esordio col City a Timisoara, il 19 agosto, Balo è stato operato al menisco del ginocchio destro ai primi di settembre a Pavia dal professor Benassi: poi un’infiammazione lo ha tenuto fuori più a lungo del previsto ed è riuscito a debuttare in Premier solo a fine ottobre. Fuori altre tre settimane per squalifica, è rientrato in squadra in pianta stabile solo a dicembre. L’ultima partita l’ha giocata il 28: tripletta all’Aston Villa sotto gli occhi della mamma e pallone portato a casa. Ginocchio gonfio Balo sperava così di aver svoltato, ed invece niente: fuori a Capodanno col Blackpool, fuori mercoledì con l’Arsenal, non rientrerà nemmeno domani. Il problema è che al termine di ogni allenamento gli si gonfia il ginocchio, causa versamento di liquido sinoviale. Balotelli in questi giorni è tornato a farsi visitare a Pavia, poi a Milano e a Manchester: il rischio è che debba subire un’operazione di drenaggio e di pulizia del ginocchio, con rimozione di eventuale cartilagine staccatasi dal menisco. Un intervento minore, che lo terrebbe fuori per altre 2 o 3 settimane. La società ha deciso che per adesso non si opera, e che verrà lasciato a riposo per una settimana. Poi si vedrà. Galeotto fu il Leicester Senza Balo e Dzeko (il nuovo acquisto, appena arrivato per 31 milioni dal Wolfsburg e che per motivi burocratici potrà debuttare solo da sabato 15 con i Wolves, ha detto: «Non mi hanno convinto i soldi ma le ambizioni del City» ), Mancini si trova a dover affrontare il «fratello» Eriksson con una squadra rimaneggiata in attacco. Ma sarà una festa comunque: al Leicester Mancini giocò per alcuni mesi al termine della sua carriera ed ha ricordi splendidi. «E’stata un esperienza bellissima, anche se breve, che mi ha fatto venire la voglia di tornare un giorno in Inghilterra da allenatore».
Fonte: Gazzetta dello Sport
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