CALCIOMERCATO MILAN RONALDINHO NOTTE BRAVE – Sinceramente non ne potevano più uno dell’altro e non si può nemmeno dire che si fossero mai amati: si è capito subito che Ronaldinho e il tecnico del Milan Massimiliano Allegri non erano una perfetta coppia lavorativa. Morbido nell’approccio al lavoro uno, durissimo l’altro. La convivenza è sembrata dall’inizio impossibile e Dinho se n’è andato da Dubai come ha vissuto gli ultimi mesi di Milan: più di notte che di giorno. Due ore Il fastidio di Allegri si capiva dall’ironia di certe parole o certi sguardi lanciati in allenamento. Partiamo dalla mattina del 28 dicembre, primo allenamento del ritiro invernale: Dinho fa un quarto d’ora di corsa, poi sparisce negli spogliatoi. Ufficialmente si tratta di dissenteria, nel pomeriggio c’è la partitella e il malore scompare. Il 29 resta in piscina: affaticamento muscolare. Il 30 lavoro atletico sulla spiaggia: Ronaldinho si scalda coi compagni ma si ferma subito. Il 31 resta ancora in albergo. Il fastidio muscolare è diventato spossatezza. In tutto, Ronaldinho a Dubai è stato in campo un paio d’ore. Alba La verità è che Ronaldinho era in attesa degli eventi, staccato da tutto. Non ha mai protestato per le brevi apparizioni inflitte dal tecnico nelle ultime gare (5 minuti, 3, 10): poteva sembrare un bell’esempio di attaccamento al gruppo, ma il fatto era che neppure lui credeva più di poter trovare posto nel Milan. E le nottate si sono allungate, le uscite si sono fatte più frequenti e incaute. Nella notte fra il 29 e il 30, a Dubai, Ronaldinho pare non aver toccato neppure il letto. Lo cercano in camera e non lo trovano. E’ già fuori in tuta e dice: «Non riuscivo a dormire» . In realtà, sarebbe stato avvistato in giro all’alba. Ad Allegri raccontano che sia tornato alle 7 e lui non ci vede più dalla rabbia: che Dinho sia un separato in casa è evidente, ma le regole del gruppo per Allegri sono sacre e vederle calpestate lo infastidisce. Però mancano poche ore alla fine della forzata sopportazione: il 31, all’ora di pranzo, Ronnie lascia il ritiro con gli altri brasiliani. Ha organizzato una festa a Abu Dhabi. Quando torna non fa in tempo a salutare i compagni. La sua storia con il Milan finisce così, quando gli altri si svegliano e lui forse non è neanche andato a letto.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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