CALCIOMERCATO INTER LEONARDO MOURINHO – L’ultima dissolvenza su Rafa arriva al secondo giorno di Leo. Il tempo per allenarsi dura 90’, il tempo di sorridere è tornato. Fuori dai cancelli (chiusi) non ci sono più 3.000 persone ma 30, poi c’è il piccolo Mattia che col papà tenta di sbirciare, passano macchine all’esterno e volano sorrisi all’interno. Sorrisi sì, e leggerezza. Occhio: sa tutto e tanto di ritorno al futuro. Macchina del tempo Ecco l’interno Inter: qualcosa è cambiato. Perché adesso gira una frase, nel nucleo nerazzurro: «Sembra di essere tornati indietro di sei mesi » . Sì, quando c’era Mou, quello evocato da Leo. Morale: ora la dissolvenza su Rafa pare totale, e la rivoluzione del sorriso al decollo. Sorrisi a… palla La frase, sussurrata da diversi giocatori, dà il senso dell’attualità e della seconda seduta di Leo: è sembrata un’ora e mezza di svago, la testa pulita e leggera, ma con intensità e voglia. Si comincia col riscaldamento e poi via, palla, palla, palla. Torello, partitina a campo ridotto, poi allargato, poi a mezzo campo. Da campioni del mondo si ride meglio, ma visti così sembra che tutti sorridano di più. Scene e scenette Milito corre che sembra un bimbo, Maicon s’incazza con se stesso per un gol preso, per una volta Ranocchia sta vicino a Cordoba perché al fianco di Lucio c’è Materazzi, Biabiany riceve applausi da compagni e Leo, Pandev (eletto miglior sportivo macedone del 2010 dal quotidiano Dnevnik) sta nella squadra blu, Mariga tira una sassata ad incrociare, gol super e lo abbracciano come fosse una finale. Ma non è solo questo, troppo semplice. Materazzi finge una rissa sul lato destro, Leo guarda e incita, Cambiasso che entra su Pandev e si sente «stok» , su, niente, giocare-giocare. Stankovic: «Ne abbiamo parlato con Leo: facciamo 6 punti in due partite e gli altri inizieranno ad avere paura» E quando poi tutti vanno in palestra, ecco Leo, Baresi e Bernazzani che restano coi baby a fare esercitazioni offensive: ogni dettaglio va curato. Dialogo, gol, ruba-palla Leo ha la tuta personalizzata, le braccia dietro la schiena e osserva, grida, dà due dritte. Tre, soprattutto. La prima: «Voi, in difesa, parlatevi sempre, dialogo, dialogo» . Due: «Il primo obiettivo è fare gol, e se non arriva subito, scambi veloci o cambi di campo» . Tre: «Pressa alto, ruba palla e riavvia!» . Grida… leonine che varcano le cancellate e che possono far ripartire il mondo-Inter. «Leo è un bel regalo di Natale» ha detto Materazzi. A vederli ri-entusiasmati così, pare anche un regalone di nuovo anno. Leo dice che… «E nel nuovo anno – dice Dejan Stankovic a Inter-Channel -non si molla nulla. Ci sono stati cambiamenti, e i cambiamenti portano una reazione positiva. Il gruppo ha sempre tanta voglia di vincere. Ne parlavamo con Leo: abbiamo 2 gare da recuperare, facciamo 6 punti e gli altri inizieranno ad aver paura» . Tridente o rombo E la paura di non farcela può scomparire col 4-3-3 o col 4-3-1-2. Ieri Leo ha messo Milito-Biabiany da una parte e Stankovic dietro a Pandev e Alibec dall’altra. Vuol dire tutto o niente, ma sono due facce possibili dell’Inter anti-Napoli: tridente con Biabiany-Milito Pandev oppure «rombo» con Stankovic dietro a Pandev-Milito. Si vedrà. Per ora va che «sembra di essere tornati a 6 mesi fa» . E non solo perché Mariga fa un gol in 3D, da Ritorno al Futuro.
Fonte: Gazzetta dello Sport