CALCIOMERCATO INTER LEONARDO INTER LAB – Leonardo va di fretta. Venerdì, all’ora dell’happy hour, ha firmato il contratto che lo legherà all’Inter fino al 30 giugno 2012 (con tanto di opzione per la stagione successiva) a due milioni e mezzo di stipendio annui, stamani sarà alla Pinetina per prendere contatto col mondo Inter e con il suo nuovo staff. Per la presentazione ufficiale e per il primo allenamento dovrà “pazientare” fino a domani (mezzogiorno circa appuntamento con la stampa, seduta nel primo pomeriggio), quando salirà ad Appiano pure Massimo Moratti per dare forza alla scelta di affidargli l’eredità di Rafa Benitez. Nei progetti presidenziali, il brasiliano nato e cresciuto alla scuola di Milanello, dovrà diventare il Guardiola nerazzurro.
INTER… LAB Un’idea ambiziosa che prevede un totale ripensamento della vita quotidiana alla Pinetina. Perché Moratti, evidentemente scottato dagli strascichi del divorzio con Benitez (i cui collaboratori continueranno regolarmente a ricevere lo stipendio fino al 2012), ha deciso di puntare – proprio come fatto a suo tempo dal Barcellona – sulle eccellenze prodotte nel laboratorio di Appiano. Così, complice una favorevolissima contingenza – Leonardo non si porterà con sé nessuna corte dei miracoli – l’Inter ha finalmente avuto mano libera nella composizione dello staff che sarà a forte impronta nerazzurra. Così è stato promosso a vice allenatore Giuseppe Baresi, già secondo di Mourinho, confermatissimo pure Daniele Bernazzani nelle vesti di assistente tecnico. Le new entry sono Stefano Rapetti, fino ad oggi addetto al recupero degli infortunati, che verrà promosso a preparatore al posto di Paco De Miguel, e Franco Bosaglia, già allenatore dei portieri della Primavera che dovrebbe essere cooptato dalla prima squadra e lavorare in stretta collaborazione con Luciano Castellini.Condizionale è d’obbligo perché sull’argomento preparatore dei portieri non ci sono ancora certezze al 100%.
IL TATTICO L’unico desiderio (esaudito) di Leonardo è legato all’ingresso nello staff di Angelo Castellazzi che si occuperà di tattica e dello studio degli avversari, ruolo che aveva anche al Milan prima che, con l’avvento di Massimiliano Allegri, tornasse a bazzicare il settore giovanile come collaboratore di Filippo Galli. L’arrivo di Castellazzi (compagno di squadra di Ausilio ai tempi della Pro Sesto), per evidenti motivi, non cancella il significato del progetto morattiano, ovvero creare uno staff ultra qualificato che renda intercambiabile la figura dell’allenatore. Così facendo, oltre a valorizzare le risorse presenti in società, verrebbero garantiti importanti vantaggi sul piano tecnico ed economico. In primis, non si verificherebbe più il corto circuito provocato dai metodi praticati da Benitez (allenatore che mai si era misurato con il nostro calcio) visto che i giocatori verrebbero presi in consegna per tutta la loro carriera all’Inter dallo stesso preparatore (per rendere l’idea, vale l’esempio di Tognaccini al Milan). Inoltre Moratti non si troverebbe ogni volta costretto a pagare, oltre all’allenatore, tutto il suo staff che però rimarrebbe legato a doppio filo con i destini del tecnico nel bene e nel male: una prassi che, oltre a essere alquanto dispendiosa, non dà valore aggiunto alla squadra sul lungo periodo. In più Moratti vuole evitare che, come accaduto prima con Mancini, quindi con Benitez, vengano a crearsi alla Pinetina delle enclavi di potere a esclusivo appannaggio dello staff tecnico.
BRANCA IN CAMPO Tra le decisioni prese da Moratti dopo la giubilazione di Benitez, una riguarda direttamente Marco Branca che dovrà essere molto più presente alla Pinetina e molto più vicino alla quotidianità della gestione tecnica. Sarà il dt il primo referente di Leonardo e l’uomo incaricato a far sentire in modo nitido la voce della proprietà alla squadra. Una voce zuccherosa nel comunicato che ha ufficializzato l’arrivo di Leonardo: «A lui, il più sincero e grande in bocca al lupo, convinti che saprà mettere la sua classe, la sua esperienza di campionissimo e la sua mentalità a disposizione della società e della squadra, per ottenere insieme i risultati che tutta l’Inter e tutti gli interisti vogliono ancora». Il Napoli però è già (pericolosamente) all’orizzonte. Solo una vittoria, darebbe linfa alla luna di miele tra il brasiliano e il mondo Inter oltre che a una classifica pericolosamente precaria.
Fonte: Tuttosport