MILANO, 21 dicembre 2010 – La domanda è ricorrente: ma Barbara Berlusconi sarà il prossimo presidente del Milan? Il suo ingresso in pompa magna nel consiglio di amministrazione della società di via Turati, anticipato da numerose incursioni a San Siro per vedere all’opera i rossoneri, lo fa pensare. Se lo è chiesto anche il periodico Vanity Fair che l’ha intervistata e fotografata a Villa Correnti, la residenza ottocentesca acquistata da Silvio Berlusconi nel 2008, mai utilizzata come set per un servizio fotografico, né mai aperta alla stampa.
TUTELA — Sul numero che la ritrae in copertina del mensile in edicola dal 22 dicembre, la figlia di Silvio Berlusconi e di Veronica Lario racconta il suo Milan-pensiero e a proposito della presidenza allontana ogni sospetto: “L’unico presidente è Silvio Berlusconi. Mi sembra prematuro pensare a una sostituzione. Entro nel Milan perché vorrei capire sul campo alcune dinamiche in una realtà d’impresa molto complessa. E poi c’è la tutela dell’interesse della mia famiglia, che continua ad appassionarsi in modo diretto alla squadra”.
GALLIANI E’ IL PERNO — Ma che tipo è Adriano Galliani, l’amministratore delegato, che l’ha accolta serenamente in soscietà, chiede il giornalista: “Un perno insostituibile nel Milan. E, per me, una risorsa da cui imparare. Penso sia uno dei dirigenti sportivi più capaci, ha alle spalle un’esperienza trentennale e una storia di manager di successo: non dimentichiamoci che lui è l’uomo dei tralicci delle nostre Tv commerciali” è la risposta. Quale sarà quindi il ruolo di Barbara Berlusconi? “In tutte le cose, anche in quelle che funzionano, credo sia importante un punto di vista che possa proporre novità costruttive e migliorative in una realtà certamente solida, ma ancora molto tradizionale. Al Milan non deve mancare questo input, che spero di portare un po’ alla volta”. Eppure sembrava che i Berlusconi si volessero disfare del Milan. Si era parlato di vendita. “Non abbiamo pensato di fare un passo indietro. Però c’è stata una corretta valutazione dei costi e degli sprechi. Guadagnare con il calcio in Italia è ancora un’utopia, ma si può essere più certi di impiegare il denaro massimizzandone le potenzialità”.
AVATAR — Il 20 febbraio 2011 saranno 25 anni di proprietà Milan della famiglia Berlusconi. Ma cosa rappresenta per la figlia del patron la squadra? “Per me il Milan è l’avatar di mio padre. Lui ha con la squadra un legame sentimentale molto forte, perché rappresenta in modo immediato il successo che è stato in grado di conseguire in tutti i settori in cui ha operato. Per me è un’opportunità di crescita professionale perché, pur essendo tifosa, so tenere i nervi saldi. Infatti mi concentrerò soprattutto sull’aspetto gestionale”.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione di Calciomercatoseriea.it