ABU DHABI MONDIALE PER CLUB JULIO CESAR INTER-MAZEMBE – La danza per festeggiare gol e vittorie del portiere del Mazembe, Muteba Kidiaba, divide. Su internet, in Congo, ma anche in Italia spopola mentre al portiere nerazzurro Julio Cesar proprio non piace: «Onestamente non so il perché festeggi in quel modo – ha iniziato -e non ho capito se è una danza tipica della sua cultura, una tradizione del suo popolo, o se si comporta così per imitare un gioco che fa a casa con i suoi figli. Qualcuno mi ha anche detto che è un modo per rinforzare gli addominali e ho pensato “No, dai, è uno scherzo”. Non è una danza carina da fare e per potenziare gli addominali dovrebbe trovare un altro modo e un altro momento. Se fossi stato al posto dei giocatori dell’Internacional non mi sarebbe piaciuto molto vedere quelle scene. Intendiamoci, è un bravo portiere e ha fatto belle parate nelle prime due partite. Credo però che stia sfruttando il Mondiale per mettersi in mostra. E ci sta riuscendo». Scherzoso invece il commento di Maicon:«Deve avere gli addominali di ferro perché non è facile saltellare così sul sedere. Vedere gli africani esultare è divertente ma speriamo che non succeda sabato(domani,ndi)».
BARCELLONA D’AFRICA -Un desiderio diverso lo ha il proprietario del Mazembe, Moise Katumbi Chapwe:«Nessuno ci dava una possibilità ma ora voglio tornare in Congo con la Coppa. Sarebbe un successo per tutta l’Africa. Mi hanno chiamato, da Marocco al Sudafrica per farmi i complimenti, ma non dobbiamo fermarci. Per caricare la squadra ho detto a tutti che mancano 90′ per la gloria. L’obiettivo è vincere il Mondiale per club e poi conquistare la terza Champions africana di fila. Abbiamo un settore giovanile con 2.000 ragazzi e siamo una famiglia: ecco perché i nostri talenti non ci lasceranno. Siamo il Barcellona d’Africa e se qualche star vuol venire da noi, non dico di no a priori». Il problema sono gli stipendi: per intendersi, le affermazioni contro Pachuca e Internacional sonofruttate a ogni giocatore 12.000 euro.
STADIO ITALIANO -Il Mazembe sarà il primo club africano ad avere uno stadio di proprietà. Le tribune ci sono, manca la copertura. Vi lavora una ditta congolese con operai originari del nostro paese. Il 29 gennaio in casa finale della Supercoppa d’Africa contro il Fus Rabat, ma prossima anche un’amichevole contro il Gremio che ha invitato i congolesi a inaugurare l’Arena de Gremio dopo il successo contro i “rivali” dell’Internacional. Con il Mazembe c’è l’accompagnatore Gabriele Salmi, da anni volontario per il programma alimentare mondiale.«Sono italiano- ha detto -ma ho sposato una congolese, vorrei veder festeggiare il Mazembe. A Lubumbaski sono previsti 10 interminabili chilometri di coda, dall’aeroporto alla città, in caso di trionfo». E Muntari:«Sulle loro maglie c’è il simbolo del coccodrillo ma ce li mangiamo noi».
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione di Calciomercatonews.com
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