JUVENTUS FIORENTINA DELNERI – Strane sensazioni, interpretazioni contrastanti. La Juventus fatica a capire se questo pareggio è uno spreco o un regalo. Fatica perché agguanta la Fiorentina dopo ottanta minuti di tentativi infruttuosi, così si dibatte tra la consapevolezza del rischio corso e il rimpianto dei troppi gol sfiorati. Luigi Del Neri non sceglie, riporta le due versioni: « Considerato il gioco espresso, possiamo parlare di due punti persi. Ma nel calcio, di solito, partite così le perdi… ».
PRESTAZIONE -Per l’allenatore bianconero, il risultato non è importante. Contano«la buona prestazione offerta e l’aggressività dimostrata che ci danno fiducia per il futuro » .Un concetto che approfondisce a ogni sosta davanti a crocchi di taccuini e microfoni:« A me la Juve è piaciuta, ha giocato una buona gara contro una Fiorentina ben messa, agevolata da una carambolata iniziale e protetta da un portiere in grande serata. Siamo andati bene, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo fatto vedere forza di volontà, voglia di ribaltare il risultato e intensità di gioco. Siamo stati squadra. E parlo di atteggiamento, non di tecnica».
SCUDETTO -Alla vigilia, aveva evocato la parola scudetto. Dopo questo pari che impedisce di approfittare del pari rossonero con la Samp, ci si chiede se per scaramanzia la eviterà in futuro.«Tutt’altro- risponde secco -la evoco eccome. Me lo gioco, questo campionato: da stasera, di scudetto, parliamo ancora di più».L’appiglio? La prestazione, appunto. E il ruolo dei portieri nelle partite ravvicinate che Milan e Juve hanno sostenuto contro la Fiorentina, cartina di tornasole dei valori al di là del distaccoin classifica:«Sabato scorso, il grande protagonista è stato Abbiati, stasera il migliore è stato Boruc… Sulla classifica, sapete come la penso: si guarda a maggio, non adesso. E i sei punti di distanza non devono preoccupare, pensate alla rimonta della Roma nel campionato scorso. Ora conta la continuità, conta crescere nella consapevolezza di essere una grande squadra. E noi lo siamo».
PROBLEMI -Gli chiedono di Aquilani e Krasic:«Tutti e due avevano problemi fisici » .Non è un alibi, è la verità, difatti prendendo spunto dalla sostituzione di Aquilani, Del Neri spiega che in questa Juve«non esistono intoccabili. Anche Del Piero e Iaquinta non erano al massimo: Iaquinta, addirittura, ha passato la serata in ospedale per la febbre».E problemi fisici aveva anche Motta, reduce dalla lombalgia: di lui, Del Neri parla volontariamente a fine conferenza, ci tiene a difenderlo dai fischi sparsi e dalle critiche:« Può aver fatto una partita di difficoltà, come tutti, ma ha la mia, la nostra fiducia e deve credere in quello che fa. L’autorete è sfortuna, non deve sminuire il suo contributo».
PUNTI -La Juve fatica a capire se questo pareggio è uno spreco o un regalo, però Del Neri accetta il punto e ne sottolinea il valore:«Non è vero che i pareggi non contano, in campo bisogna andare sempre per vincere ma se poi si pareggia bisogna prendere il lato buono. Se la Juve, l’anno passato, avesse pareggiato tante partite perse sarebbe finita in Champions e non Europa League».Invece è nella Coppa meno abbagliante, e se non vince a Poznan, mercoledì, è tagliata fuori:«Sarà una finalissima. Speriamo di recuperare più calciatori possibile, per il resto saccheggeremo la Primavera».
Fonte: Il Corriere dello Sport