Calciopoli Milan, Meani ancora protagonista di un’intercettazione scottante

CALCIOPOLI MEANI MILAN – Leonardo Meani, l’ex addetto agli arbitri del Milan è il protagonista di questo scorcio del processo napoletano di Calciopoli. Perché il riascolto delle intercettazioni da par­te delle difese è arrivato alle sue 11mila telefo­nate. E nei Meani’s files le star sono i guarda­linee, la sua “specialità”. Vengono richiesti i preferiti al designatore, banditi quelli sgraditi e vengono coccolati, con telefonate, attenzioni e regali. Come i famigerati orologi, già oggetto di molte attenzioni nel 2006. In questi giorni è emersa una chiamata “inedita” sull’argomen­to. Meani chiama Galliani sul suo numero di via Turati. Risponde, al solito, la signora Mary, segretaria dell’amministratore delegato mila­nista e l’addetto agli arbitri milanista spiega a lei la questione: «Volevo regalare agli arbitri che vengono domani i soliti orologini, ma alcu­ni di loro l’hanno già ricevuto e quindi il ma­gazzino potrebbe crearmi dei problemi». La si­gnora Mary risolve tutto: «Dica pure di man­dare a me e firmo l’autorizzazione». La chiac­chierata non è una prova di nessun terribile reato. I regali di qualsiasi natura agli arbitri sono, di per sé, sconvenienti, ma gli orologi di cui sopra non sono Rolex da migliaia di euro, ma cronometri digitali dello sponsor tecnico del Milan, roba da un centinaio di euro. Vale co­munque la pena ricordare che nel processo sportivo Massimo De Santis venne accusato, fra l’altro, di aver chiesto e ottenuto una ven­tina di magliette della Juventus da girare a parenti e amici.

GRADITI – Più interessante sotto il profilo strettamente processuale, un’altra telefonata (ieri pubblicata dal sito ju29ro.com) di Meani, questa volta a Manfredi Martino, allora se­gretario della Can. Nei passaggi chiave del col­loquio, Meani dà indicazioni a Martino sugli assistenti graditi al Milan: «Se vuoi, manda­melo ancora Ambrosino…». Risponde Martino: «…Tra l’altro, io mi sono permesso mi sono per­messo di prendere Marcello (Ambrosino, ndr), con il quale ho un buon rapporto e dirgli che mi sono arrivati molti complimenti da parte an­che del Milan». Meani: «Bravo!». Per capire per­ché la telefonata è importante bisogna ricorda­re che Marcello Ambrosino, il guardalinee “gra­dito” dal Milan secondo gli inquirenti sarebbe uno degli affiliati alla cupola moggiana, con tanto di sim svizzera assegnata. Insomma, un’altra incongruenza delle indagini: come fa­ceva Ambrosino a essere un sodale di Moggi ed essere gradito ai rivali scudetto del Milan?

Fonte: tuttosport

La redazione di Calciomercatonews.com




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