TIFOSI NON EVOLUTI MILAN DERBY – Premessa, ciò che viene espresso nei miei editoriali, è il pensiero dei tifosi che hanno deciso di aderire al gruppo dei milanisti non evoluti il che può piacere o meno al resto dei tifosi, ma che ha come comune denominatore l’amore per il Milan, il che non ci erige a portatori di verità assolute poichè comprendiamo benissimo che ci sono tante sensibilità che la pensano in maniera diametralmente opposta al suddetto gruppo, e che è giusto rispettare come noi chiediamo rispetto per il nostro pensiero, ringraziando la redazione di cmnews per lo spazio che ogni settimana ci concede.
Mamma mia cantavano gli Abba, ed ora anche il tifoso rossonero, che al fischio finale del derby, si è sentito come un sub al quale, una volta riemerso dalle profondità del mare, hanno tolta la zavorra che lo accompagnava, tornando a respirare finalmente aria nuova e fresca che attraversa i polmoni ed ossigena il cervello, dando quella sensazione di forza e vigore.
Troppo lunghi 4 anni di sofferenze derivanti da quella “maledetta” sentenza emessa nei tribunali sportivi, la quale condannò ingiustamente, a mio avviso, il Milan ad un esilio forzato, che di conseguenza causò il passaggio di Ibra dalla Juventus agli “odiati” cuginastri neroazzuri, in quello che fu uno scippo in piena regola.
Effetto sliding doors, che portò l’Inter ad un dominio incontrastato in campionato grazie alle magie del fuoriclasse di Malmo, mentre il Milan restava ancorato all’ultimo canto di un cigno nella finale di Atene.
Quattro anni dopo è come se il dottor Emmett Brown (dalla saga Ritorno al futuro), fosse arrivato con la sua macchina del tempo rimettendo le cose al proprio posto, ridando al continuo tempo spazio la sua giusta dirzione.
Passiamo all’analisi della partita; vittoria meritata, a fronte di una prestazione sublime da parte dei nostri ragazzi che hanno messo in una sola partita, qualità e cuore, ciò che fino ad ora era un pò latitato, ma che nella partita più importante della stagione, è rimerso.
Granitica la difesa, che non ha sbagliato nulla, dando quella sensazione di impenetrabilità, anche quando Eto’o e compagni, forti dell’uomo in più, hanno tentato l’assalto che puntualmente veniva rispedito al mittente con tanti saluti.
Ancora conferme dal centrocampo tutto muscoli, che come nelle partite con Bari e Palermo, ha dato alla squadra quell’equilibrio necessario per sostenere un attacco super come quello che abbiamo a disposizione, anche se, occorre flessibiltà perchè giocatori come Pirlo e Ronaldinho erano, sono e saranno ancora molto importanti per noi.
Un plauso, personale, lo faccio a Seedorf da me più volte criticato, il quale ha giocato una partita monumentale, e che con questo sistema tattico, sembra poter ancora dare molto alla causa Milan.
Chiudiamo con l’attacco, ancora ottima la prestazione di Robinho che, oltre alla classe, offre la sua intelligenza tattica e quel sacrificio necessario se si vuole andare lontani; Abracadibra e la magia è fatta, nel segno di Zlatan che come il “Cristo Redentore” di Rio, apre le sue braccia e si erige come protagonista numero uno di una serata magica, proprio come i suoi piedi.. abracadibra o ibracadabra.
Davide Simonetti – co-amministratore del gruppo Milanisti Non Evoluti.
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