REAL MADRID MILAN CHAMPIONS LEAGUE TIFOSI NON EVOLUTI – Avete presente l’immagine di un pugile che, appena udito il suono della campana, si avvicina al centro del ring, il pubblico rumoreggia, è sicuro di se, o almeno crede, tenta di sferrare un primo pugno per avvertire quando dura fosse la mascella del suo avversario, che però schiva il colpo e con un violento e repentino uno-due lo mette ko; si rialza ma le sue certezze prima vacillano ed al secondo colpo crollano, giù a terra perdendo l’incontro ko al primo round; ecco come riassumo io la serata del Milan in quel di Madrid.
Una serata che sembrava esser di buon auspicio per i ragazzi di mister Allegri che forte dei risultati ottenuti in campionato, aveva deciso di non modificare la sua “formazione tipo” puntando sulla qualità dei nostri veterani e sulla grande condizione (almeno apparente) di Alexandre Pato. Così non è stato, una squadra lenta ed impaurtita che non ha saputo reggere l’onda d’urto di un Real motivato e “cattivo” proprio come quel pugile pronto a sferrare l’uno-due letale.
Ciò che a mio avviso non ha funzinonato ieri sera, oltre che qualche scelta nell’undici, è stato proprio questo atteggiamento di pugile intimorito dalla forza dell’avversario; siamo stati lì in balia di Ronaldo e compangni senza riuscire a imporre il nostro ritmo.
Passiamo all’aspetto tattico, qui mi schiero 50% con il mister e 50% con la maggior parte dei tifosi rossoneri che criticano il fatto di aver schierato un centrocampo “storico” che in più di un occasione ha dimostrato di soffrire le ripartenze avversarie, specialmente se ben organizzate, lasciando in panchina giocatori “moderni” ,cioè da passo moderno, come i vari K.P. Boateng e Flamini; ma d’altra parte non era facile per Allegri stravolgere una squadra che veniva da tre vittorie consecutive e che ha nei senatori giocatori di classe e carisma che in queste partite, storicamente non fallivano.
Avulsi Pato e Ronaldinho, anche se a sua discolpa secondo me c’è propio la scarsa vena del “papero” che raramente ha dettato i movimenti giusti e che nell’uno contro uno non ha mai e dico mai saltato l’uomo se non grazie a qualche rimpallo; bene Binho quando entrato come anche Boateng ed il sempre verde Pippo.
Chiusa questa riflessione, penso che ora sia importante non deprimersi, poichè si è perso solo una partita e perchè anche dalle serate negative, qualche cosa di utile viene sempre fuori e che questi insegnamenti possano migliorarci in una stagione che per noi si prospetta comunque positiva; non era tutto perfetto prima come non è tutto negativo ora, ci vuole equilibrio oltre che in squadra anche nei giudizi.
Chiudo facendo i complimenti a Josè Mourinho, che personalmente non amo, ma gli va dato atto di aver combinato un mix di solidità(tipica) e spettacolarità (non tipica), in una squadra che insegue da troppo tempo il successo europeo, proprio come nella sua precedente ed ultima esperienza italiana… ma si ricordi sig. Mou che il Milan si spezza ma non si piega.. Un altro ROUND please.
Davide Simonetti – co-amministratore del gruppo Milanisti non Evoluti.
La redazione di Calciomercatonews.com
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