CALCIOPOLI – Niente fuochi d’artificio, Del Piero a parte. Anche se la voce più interessante arriva da Roma, via Po, sede della Procura Federale: qualcosa, nel farraginoso mondo di Palazzi, pare si stia muovendo nell’esame delle telefonate trascritte (con o senza correzioni?) già in possesso della Figc per la questione dell’assegnazione del titolo 2006 all’Inter. Entro fine anno potrebbero esserci novità. La parte dedicata ai testimoni delle difese si va esaurendo: «Avvocati – intima la Casoria, ieri innervosita dal fatto di aver sprecato un pomeriggio per mancata convocazione -, vi interrogherò uno ad uno perché le liste testi me le dovete consegnare. Entro il 23 finiamo coi testimoni…». La volontà di andare a tappe forzate, nonostante il pm Narducci continui a prevedere un primo grado che finisca oltre la primavera 2011, c’è.
IBRA&ZOFF E’ possibile che la difesa di Moggi, dopo quelle di De Santis che chiuderà martedì con Ibrahimovic (lunedì gioca a Napoli, poi parla in aula), l’arbitro Banti e il team manager del Lecce, Zanotti, tagli molti dei testi previsti: Moratti, Tronchetti, Tavaroli e forse anche Cipriani , la Fiorentina chiama Zoff, Racalbuto un consulente arbitrale. Nel gioco dei depositi di telefonate inedite, di brogliacci scritti e file non trovati, di intercettazioni utili alle difese si entrerà la prossima settimana: Pairetto presenta la sua lista, mentre De Santis s’è avvantaggiato ieri. Ha portato all’attenzione della Casoria un gruppo di telefonate con Bergamo e Collina in cui si fa chiarezza su Lecce-Parma, la partita delle partite di Calciopoli ieri tinteggiata con colori certo meno foschi dai testi rispetto ai giorni della Calciopoli sportiva.
TAGLIAVENTO Tocca alla difesa di De Santis scagionare il suo assistito e l’avvocato Gallinelli parte dal quarto uomo di Lecce-Parma. Dagli onori del Sant’Elia alla scomoda sedia di teste, per Paolo Tagliavento. Silenzio sullo stop antirazzista di Cagliari: «Non ho l’autorizzazione». Parla in aula: «Mai ricevuto pressioni per arbitrare. Di Lecce-Parma ricordo la stranezza di Zeman che volta le spalle al campo e i fischi del pubblico ai propri giocatori. I regali delle squadre? Maglie e piccoli gadget, che ti danno tutte le squadre: Juve, Inter, Samp, Cagliari». Tocca Frey: «Di strano, oltre alle proteste di fine gara perché finimmo allo spareggio salvezza, ci fu Zeman voltato di spalle ai suoi giocatori: noi cercammo di vincere, fino ai minuti di recupero». Gamberini, ora in viola, giocava Fiorentina- Bologna coi rossoblù: accusano De Santis per ammonizioni mirate. « Nastase e Petruzzi – ammette però il difensore – erano i più ammoniti della squadra, da parte di tutti gli arbitri: quasi un cartellino a gara». L’osservatore D’Addatto addirittura magnifica gli arbitraggi incriminati di De Santis: «Gli diedi 8.75 per Lecce-Juve: telefonai ai designatori per fargli i complimenti. Alla fine le maglie? Beh, le regalò anche il Lecce, mica solo la Juve. Quanto a Lecce-Parma, De Santis fu quasi perfetto, stranissimo fu invece Zeman con le spalle voltate al campo». L’assistente Ricci prova a smontare la tesi di un De Santis anti-Livorno. «Beh, nella gara persa col Siena i gadget e le maglie ce le regalò anche il Livorno». Come dire, tanto nemico dello Spinelli che parlò di combriccole non doveva essere. Poi tocca a Di Livio, capitano della Fiorentina del mani non visto di Zauri, che alla fine saluta da lontano l’ex dg Moggi.
fonte: tuttosport
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