Serie A, Frey: “Ho sconfitto le malelingue con la Fede”

FIORENTINA FREY – Sebastien Frey si toglie alcuni sassolini dalla scarpa: “La fede buddista mi ha salvato. L’estate scorsa stavo per impazzire. Ogni giorno venivo colpito alle spalle da una cattiveria. Un bombardamento incredibile. Per difendermi mi sono chiuso a riccio. Un gesto sbagliato e sarei passato dalla parte del torto. Il buddismo mi ha aiutato a trovare il necessario equilibrio. Mi sono isolato e, alla fine, sono riuscito a rimettere insieme tutti i pezzi del mosaico. Ora sono diventato ancora più forte. Da dove iniziamo? Dalle cattiverie familiari. Voci infondate. Un normale litigio con mia moglie è stato trasformato in una rottura insanabile. Il mio, invece, è unmatrimonio felice. Io e mia moglie vogliamo essere lasciati in pace. Perché si è parlato di divorzio anche con la Fiorentina? Lo confesso, l’atteggiamento della società mi ha un po’ sorpreso e un po’ spiazzato. Non riuscivo a capire il perché delle voci su “Frey in vendita”. Poi, ho sentito la necessità di chiarire a tutti che da Firenze non mi sarei mosso. La mia è una scelta professionale e una scelta di vita. Ora abbiamo ripreso a marciare insieme senza problemi. L’acquisto di Boruc? Non credo che comprare un grande portiere fosse la priorità di mercato della Fiorentina. Sono rimasto perplesso per questa decisione ma, sia chiaro, la società è libera di acquistare chi vuole. Se è stato Prandelli a chiedere l’acquisto di un altro portiere titolare? Voci, tante voci. C’è anche chi ha detto che ero tutto rotto. O che ero sempre sovrappeso. É vero, ho un ginocchio mal messo ma andate a guardare le mie presenze e le mie medie voto. Non credo di aver rappresentato un problema per la Fiorentina. Con Prandelli e il suo staff non c’è mai stato grande feeling. Da lui non ho mai ricevuto un ‘grazie’ o un complimento. Ma Prandelli è il passato. Di lui non voglio parlare. Cosa succede alla Fiorentina? La risposta è semplice: Jovetic si è rotto in ritiro, D’Agostino e Vargas sono stati spesso assenti e in più ancora non possiamo schierare Mutu. Quando scadrà la squalifica di Adrian tireremo un sospiro di sollievo. La squadra è con Mihajlovic. É un uomo vero, dalla mentalità vincente. Dentro lo spogliatoio è rispettato, nessuno lo ha mai messo in discussione e nessuno si è offeso per le sue critiche dopo Lecce. Il mio futuro? Altri tre anni a Firenze cercando di vincere qualcosa. I tormenti estivi mi hanno fatto diventare ancora più forte“.

Daniele Berrone – www.calciomercatonews.com




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