ITALIA SERBIA TELECRONACA – Provate a pensare se in una serata ben più drammatica di quella di ieri, il 29 maggio dell’85, Bruno Pizzul avesse fronteggiato con lo stesso registro verbale quella che è stata la peggior tragedia contigua ad un evento sportivo che la storia ricordi, quella dell’Heysel. Optò invece per l’esatto opposto di quanto visto (e sentito) ieri quando il team Rai guidato da Mazzocchi ha inondato le orecchie dei telespettatori di un’enfasi terrificante quanto la pace cantata da De Andrè nella “Domenica delle salme». Non era più racconto dei fatti, ma una spettacolarizzazione orgiastica, un’attesa esasperata che la situazione esplodesse. Come quando, nell’81, Maurizio Beretta (lo stesso che oggi è il presidente della Lega calcio) annunciava che il bimbo di Vermicino era stato raggiunto. Ma ieri non c’era un bimbo da salvare. C’era una scena di pazzesco delirio messa in scena da un gruppo di pazzoidi. Non era il caso di spargere adrenalina tra l’altro condita di risvolti tragicomici (la scorretta lettura del gesto serbo delle tre dita, Mazzocchi che grida: entrano gli idranti!): bastava tacere di più perchè trapelasse l’unica sensazione compatibile con immagini del genere: il disgusto.
Fonte: Tuttosport
La redazione di Calciomercatonews.com