ITALIA PRANDELLI BORRIELLO GILARDINO PAZZINI / Oggi cento giorni fa, finiva il rovinoso mondiale azzurro in Sudafrica ( era il 24 giugno), si chiudeva il secondo ciclo lippiano e si apriva praticamente quello quadriennale, di Cesare Prandelli. Una suggestione simbolica, questa, alla vigilia delle nuove convocazioni azzurre in chiave europea che saranno diramate dal ct domani pomeriggio dopo la sesta giornata di campionato. In programma la prima strettoia delle qualificazioni a Euro 2012, da affrontare comunque a punteggio pieno (dopo Estonia e Far Oer): venerdì prossimo a Belfast contro l’Irlanda del Nord e martedì 12 ottobre a Genova contro la Serbia. Cento giorni dopo, l’unica cosa uguale a se stessa resta il silenzio di Marcello Lippi. L’ex ct non ha cambiato idea in proposito, non ha cambiato l’analisi sulla debacle iridata, non pensa di avere nulla di nuovo di aggiungere sul passato, comprese le sue scelte,mentre il presente non gli appartiene, men che meno la polemica a distanza, che lui ritiene strumentale e assai fastidiosa (eufemismo), con Ranieri a proposito della sua ventilata opzione sulla panchina della Roma. Più che un’ombra lunga, una manovra vecchio stile in un momento di crisi, secondo quello che filtra da Viareggio. La vera novità piuttosto è la rinnovata voglia di tornare in pista, 99 su 100 all’estero, da parte di Lippi. Quello sarà il momento di tornare a parlare, per lui, gurdando al futuro. Club o nazionale? Chi lo conosce bene è convinto della seconda soluzione. Però le notizie arrivate di fresco da Lione suggerirebbero una sua disponibilità senza preclusioni. Se Lippi aspetta il suo momento, Prandelli continua il suo percorso, già caratterizzatosi con una forte discontinuità rispetto al predecessore, non solo nelle scelte.Stasera il ct sarà al Tardini, per Parma-Milan. Prandelli, dopo aver lasciato a Casiraghi i suoi Under ( De Silvestri, Ranocchia e il redivivo Santon) ha sul tavolo un paio di questioni. Uno riguarda il terzino destro (oltre a Cassani), l’altra Montolivo, acciaccato. Il ct potrebbe chiamare 24 giocatori, in larghissima parte confermando il gruppo chiamato a settembre. Quasi sicuramente però porterà con sé tre centravanti (e non due): Borriello, Gilardino e Pazzini. Il reparto sarà completato naturalmente da Cassano. Poi ci sono in corsa Giuseppe Rossi, Quagliarella e Pepe. Confermati Viviano, Sirigu e Mirante, sulla carta Bovo e Gastaldello restano i vice di Bonucci- Chiellini con Antonelli e Molinaro coppia di sinistra (ma c’è Antonini che scalpita). Dal Tardini potrebbe arrivare anche una clamorosa sorpresa, si chiami essa Zaccardo o Zambrotta. A metà campo Pirlo, De Rossi, Palombo, Marchisio, Lazzari oltre al dubbio Montolivo. Per quanto riguarda Giaccherini, la chiamata dovrebbe slittare a novembre.
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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