INTER JUVENTUS BENITEZ / Pantaloni corti e maglietta, la tenuta che indossa per gli allenamenti quotidiani: informale e sorridente, Rafa Benitez si presenta alla conferenza stampa della vigilia del ‘derby d’Italià, Inter-Juventus, con un messaggio rasserenante dopo l’appello ai tifosi neroazzurri lanciato ieri da Andrea Agnelli. Bisogna abbassare i toni in tribuna e alzarli in campo per una partita carica di significati e caratterizzata da storica rivalità, ma che può e deve essere intensa e bella. Un grande spettacolo di sport davanti alle circa settantamila spettatori attesi a San Siro. «Dobbiamo abbassare i toni sulle tribune – dice Benitez – e mantenere una buona intensità in campo. Vengo da un Paese, l’Inghilterra, nel quale le tifoserie si rispettano a vicenda. Domani le nostre avranno la possibilità di dimostrare al mondo intero di poter sostenere in modo rispettoso le loro squadre». Una sfida che Benitez accosta ad altre classiche che hanno acceso forti passioni, solleticando antagonismi e accentuando divisioni: ad esempio, Liverpool-Manchester United o Barcellona-Real Madrid. Lui, lo spagnolo dall’aplomb british, confessa di essere emozionato: «C’è chi lo dimostra in un modo, chi in un altro. Io mi propongo in maniera tranquilla e riflessiva, ma dentro mi sento molto emozionato». In campo non ci saranno Samuel e Pandev, ancora fermo capitan Zanetti. In compenso il principe Diego Milito recupera per il big match così come Julio Cesar il quale sarà al suo posto tra i pali. La difesa non dovrà fare a meno di una delle sue colonne, Lucio, e tra i convocati riecco il veterano Materazzi. Le giovani leve – Coutinho, Obi e Biabiany – compaiono nell’elenco dei venti ma – nonostante la buona performance contro il Werder – non è certo che possano trovare spazio. «La rivalità – dice Benitez – c’è e non dobbiamo nasconderci che sarà una sfida difficile ma possiamo vincere. La Juventus sta facendo bene e ha fame di vittorie». Parole equilibrate e sagge necessarie per scacciare la tensione della vigilia. È vero che ha sfiorato la panchina bianconera?, gli chiedono. «Ho un grande rispetto per Gigi Del Neri, però sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter».
FONTE: ANSA
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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