CALCIOMERCATO MILAN RONALDINHO / Dopo l’esclusione di Amsterdam, tutte le strade portano al ritorno di Ronaldinho tra i titolari. È vero che il brasiliano non l’ha presa benissimo, la panchina di Champions League, ma è anche vero che in questo momento è in ballo qualcosa di più importante che non un posto in campo o in panchina. Ronaldinho ha il contratto in scadenza a giugno, non è in corso alcuna trattativa per il rinnovo e forse ha pure cominciato a capire che Robinho non è solo un rinforzo per il Milan di quest’anno, ma potrebbe anche essere il suo sostituto per la prossima stagione. Tutto questo, naturalmente, pone grossi interrogativi per il suo futuro. Ronaldinho vorrebbe qualche segnale incoraggiante, per capire se effettivamente il suo futuro possa essere ancora milanese e milanista. Ma in realtà non è che gliene arrivino molti. Non è un intoccabile come Ibrahimovic, tanto per cominciare. E non ha colto alcuna intenzione da parte del Milan di sedersi ad un tavolo della trattativa per parlare di rinnovo. Galliani, in realtà, ha già detto che se ne parlerà da gennaio in avanti e anche questa potrebbe essere una scelta non casuale. Perché a gennaio si sarà capito se e in che modo, con i “pesantissimi” arrivi di questa estate, il Milan sia in grado di viaggiare senza Ronaldinho. Troppo comodo, vista dalla parte del giocatore e del suo entourage. Roberto De Assis, fratello e procuratore, sul tavolo ha una buona offerta dei Galaxy, che a luglio si erano già fatti sotto, salvo ritirarsi nel momento in cui il Milan ha fatto capire che bisognava pagare il cartellino del brasiliano: un aspetto che non rientra proprio nella mentalità dello sport statunitense. Ma a giugno, con l’ex Pallone d’oro svincolato, sono pronti a tornare alla carica. Il problema è che a 31 anni, e con i Mondiali del 2014 in Brasile, Ronaldinho potrebbe anche decidere di rimettersi ancora in discussione, di non accettare una specie di prepensionamento. E non a caso, stanno cominciando a circolare voci relative a un’altra società, stavolta europea, pronta a ingaggiarlo. Ma resta assolutamente top secret e non è nemmeno il caso di fare supposizioni, perché non si vedono in giro club in grado di garantirgli stipendio e utilizzo, se si esclude il Manchester City, che ha però smentito in più occasioni. Con ottobre è dunque cominciata la fase decisiva tra Ronaldinho e il Milan. Tre mesi per capire le reciproche prospettive. Il giocatore, in campo, dovrà dimostrare di meritarsi la conferma e la società, nello stesso tempo, dovrà manifestare un interesse concreto. Altrimenti sarà solo l’inizio di un conteggio alla rovescia, quello che porterà all’inevitabile divorzio. Sul quale, come si accennava, avrà una sua incidenza anche l’impatto di Robinho con il nostro campionato e il calcio italiano. Perché è anche ovvio che meglio andrà l’attaccante prelevato dal Manchester City e maggiori saranno le possibilità che il Milan si liberi, dopo 3 anni, di Ronaldinho. E viceversa, naturalmente.
FONTE: TUTTOSPORT
Mauro Piro – www.calciomercatonews.com
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