JUVENTUS SPOT – Un emblema della romanità come Giulio Cesare che tifa Juve? Pensiero stupendo, splendida idea secondo i vip del tifo bianconero. Lo spot interpretato da Pietro Sermonti spopola nella prima capitale d’Italia che, sulla sponda juventina del Po, gonfia il petto e mostra i suoi colori all’Urbe. E allo stesso tempo va in rotta di collisione con le recenti sparate di Umberto Bossi, ripristinando via etere l’Unità d’Italia: «Mi sembra un messaggio utile – approva lo storico Giovanni De Luna – a maggior ragione in questi giorni, a ridosso delle dichiarazioni del senatùr contro Roma. L’idea di coniugare la romanità con un simbolo ormai nazionale come quello della Juve è una buona trovata».
Idea approvata dal nuovo (uomo) che avanza, Andrea Agnelli, «uno che sa molto bene come usare l’arte della comunicazione – sostiene il conduttore televisivo Massimo Giletti – è inutile scandalizzarsi: a Roma ci sono migliaia di juventini. Purtroppo l’ironia, la voglia di farsi una sana risata sta progressivamente scomparendo».
Il piemontesissimo Livio Berruti si allinea: «Torino nasce da un accampamento romano, il castrum, e c’è dunque molta Roma negli embrioni della mia città. Se vogliamo, Torino ha sviluppato in senso positivo lo spirito nobile e aristocratico romano, ora perduto da molti quiriti. In fondo, lo spot comunica una dimensione nazionale di una città che ha una squadra di calcio capace di un’apertura mentale al di là dei confini abituali»..
Lo zapping ci porta dal giornalista e scrittore Marco Travaglio: «Quella del romano de noantri che tifa Juve mi sembra un’ottima idea, un’operazione di marketing molto divertente. La Juve è famosa per essere la squadra delle persone che vivono fuori Torino. La Vecchia Signora è la fidanzata d’Italia, o sbaglio?»
Bene la sceneggiatura, benissimo l’interprete per Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile: «Non potevano scegliere un attore migliore: oltre ad aver giocato nelle giovanili della Juventus, Pietro Sermonti è uno di famiglia: nipote di Susanna Agnelli e cugino del presidente Andrea. La pubblicità di Giulio Cesare ultrà bianconero mi sembra una ben riuscita contaminazione tra la storia vera e quella sognata. E se ai romanisti non dovesse piacere, potremmo prestargli Cavour per uno spot con Totti».
Fonte: Leggo
La redazione di Calciomercatonews.com
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